Morto carbonizzato a Seregno: il nome ancora non c’è, nessuna prova su altri presenti

Non ci sono riscontro di altri presenti e una persona fermata di notte dalla Locale non è la vittima dell'incendio del parcheggio di via Odescalchi.
Carabinieri e vigili del fuoco in via Odescalchi a Seregno
Carabinieri e vigili del fuoco in via Odescalchi a Seregno

Non ci sono evidenze sulla presenza di terze persone nel luogo della morte del senzatetto di Seregno. Sono i primi riscontri delle indagini che stanno conducendo i carabinieri riguardo la morte di un uomo trovato carbonizzato nella mattina di giovedì 20 aprile in un parcheggio pubblico.

La vittima aveva cercato rifugio dal ritrovato freddo in un sottoscala dell’area di sosta di via Odescalchi, nella città di Seregno, e con ogni probabilità aveva acceso un piccolo falò per scongiurare il gelo notturno. Da lì, forse, sono scaturite le fiamme che hanno investito il corpo non lasciandogli scampo. Al momento, i riscontri, non lasciando pensare al coinvolgimento di terze persone in quanto accaduto e non ci sono ancora elementi che lascino identificare l’identità della persona morta nel rogo.

Morto carbonizzato a Seregno: l’uomo che non lo è

Il corpo intanto è stato trasferito all’istituto di medicina legale di Milano per l’autopsia. Nemmeno altri dati emersi nel corso della giornata hanno aperto porte per la soluzione del caso: si è parlato in giornata di una persona che nella stessa notte dell’incendio fatale è stata fermata dalla polizia locale nella zona del parcheggio. L’uomo è stato rintracciato – e quindi non è la vittima – e non risultano a suo carico ulteriori provvedimenti.