Monza: senza tetto, nudo ed esibizionista, la rivolta di via Bergamo

Da agosto un senza tetto a Monza si è sistemato in via Bergamo. Un caso sociale, se non fosse che ai clienti del market a inizio strada si mostra come un esibizionista, nudo, masturbandosi. E la via è in rivolta.
Monza: l’inizio di via Bergamo
Monza: l’inizio di via Bergamo Fabrizio Radaelli

Senza tetto? Sì: e allora un problema sociale, sottolineano in via Bergamo. Ma il problema diventa più grande se troppo spesso lo stesso uomo si presenta nudo, si mostra ai passanti, ai clienti del supermercato all’inizio della vita. E, qualcuno aggiunge, si masturba. È allarme all’inizio di una delle vie più frequentate del capoluogo della Brianza. Dall’inizio di agosto un uomo (che con ogni evidenza dovrebbe essere un problema dei servizi sociali) stazione dove si trova il minimarket Carrefour all’inizio della strada. Ha trovato rifugio lì’ («dopo avere litigato con gli altri in piazza Cambiaghi» dice qualcuno, chissà se è così) e non sarebbe un problema enorme se non fosse che spesso si presenta nudo ai passanti, e ai clienti del market.

Nudo e non solo: i testimoni raccontano che «si lascia andare ad atti osceni» e che «rivolge parole volgari alle persone che gli dicono di andarsene da un’altra parte». Insomma: un problema che da due mesi si trascina senza soluzione. «Ero in un reparto del supermercato, ho guardato fuori e c’era lui nudo» racconta una cliente del supermercato. «Ho provato in estate a chiedere ai militari di intervenire. E ho scritto alla segreteria del sindaco. Qualcuno mi ha risposto che “non c’è reato” ma non voglio crederci, è impossibile. Altrove non succederebbe» racconta una donna. «Io spero che qualcuno intervenga»».

Spera anche che qualcuno intervenga la persona che gestisce il market. «Non ho nemmeno fatto le ferie per non lasciare da sole le ragazze che stanno alla cassa e nel supermercato. Ho scritto, telefonato, spiegato, ma non mi danno una soluzione. Io intanto continuo a perdere clienti perché nessuno vuole più venire qui da quando c’è lui. Davvero è così? Non si può fare niente».