La Lega Nord porterà nuovamente in Parlamento il caso dei richiedenti asilo di via Asiago: «Nei prossimi giorni – spiega il segretario monzese Federico Arena – presenteremo altre interpellanze parlamentari in aggiunta a quella del deputato Paolo Grimoldi, rimasta senza risposta. Attenderemo ancora qualche settimana e poi, se sarà necessario, organizzeremo una manifestazione pacifica davanti alla Prefettura».
Ai padani non è piaciuta la risposta fornita mercoledì dal prefetto Giovanna Vilasi al responsabile cittadino del movimento e al consigliere comunale Alberto Mariani. Gli oltre 120 migranti, ha detto esplicitamente il prefetto, rimarranno nelle palazzine in cui alloggiano da diversi mesi in quanto per loro non esistono destinazioni alternative. «Il disagio dei residenti – commenta Arena – è reale. Ci saremmo aspettati un segnale: una riduzione, anche scaglionata nel giro di qualche mese, del numero degli stranieri». Da metà luglio, quando il Carroccio ha sollevato il problema, sono stati spostati circa venti giovani, sostituiti da un paio di famiglie: «Secondo un rapporto dell’Asl – precisa il segretario locale – in quegli appartamenti non potrebbero abitare più di 97 persone. Gli affittuari, oltretutto, dovrebbero mettere a norma le cappe delle cucine».
Quello che, più di tutto, i padani non riescono a digerire è però l’insinuazione di sobillare i residenti e di incitarli alla protesta: «Il prefetto – aggiunge Arena – ci ha accusato di fomentare gli animi. È proprio il contrario di quello che stiamo facendo: da mesi consigliamo loro di tenere i toni bassi e di seguire le vie istituzionali. Non si può, però, continuare a buttare acqua quando la carne sul fuoco è tanta».