Da tempo i cittadini di Triante, a Monza, lamentano la pericolosità di strade e incroci scarsamente illuminati e poco sicuri. Se ne è parlato anche durante l’ultima seduta della consulta, martedì 28 ottobre, quando il coordinatore Pantaleo Troja ha riferito quanto successo pochi giorni fa al marito e alla figlia di una iscritta alla consulta. L’uomo è stato falciato da un’auto mentre a piedi attraversava via Monte Bianco in direzione di via Monte Amiata, insieme alla figlia. Portato in ospedale l’uomo ha riportato diverse fratture e una lesione al polmone. Alla ragazzina è andata meglio, dovrà usare le stampelle per qualche tempo per le contusioni riportate a una gamba.
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«Quanto ancora dovremo aspettare perché si mettano in sicurezza quello e altri incroci già segnalati come pericolosi», si sono chiesti i membri della consulta durante la discussione. L’idea emersa è quella di una mappatura aggiornata su tutte le strade buie o troppo veloci che si trovano a Triante, soprattutto in prossimità di scuole e parchetti. Strade come le vie Adigrat e Monte Amiata ma anche Monte Bianco e Monte Cervino, vie lunghe e senza rallentamenti, che di sera diventano piste di velocità.
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«Qui i lampioni non funzionano e attraversare questa strade quando fa buio è davvero pericoloso», raccontano gli abitanti del quartiere.
Il problema, oltre alla cattiva condotta di tanti automobilisti, è proprio la scarsa illuminazione. «I lampioni sono troppo alti e il corpo illuminante, per quanto sostituito con quelli a led, non è efficace perché è nascosto dalle fronde degli alberi. Non serve però potare in continuazione le piante, servirebbero lampioni più bassi, in grado di diffondere la luce fino a terra. Quelli attualmente in uso non servono a molto. Occorre intervenire in fretta prima che altri pedoni vengano investiti».