Monza, nuovi passi per la santità Verifica speciale per Talamoni

Giornate speciali per le suore misericordine di Monza: giovedì una speciale commissione del Vaticano analizzerà una guarigione miracolosa attribuita al fondatore beato Luigi Talamoni.
Per monsignor Luigi Talamoni, il beato brianzolo, un altro passo avanti importante verso la canonizzazione
Per monsignor Luigi Talamoni, il beato brianzolo, un altro passo avanti importante verso la canonizzazione archivio

Sarà una ricorrenza del tutto particolare quella che le suore misericordine celebreranno quest’anno. Venerdì 31 gennaio, infatti, ricorrono gli ottantotto anni dalla morte del padre fondatore, il beato Luigi Talamoni, e come da tradizione la memoria del sacerdote verrà ricordata durante la messa che si celebrerà in duomo alle 18.

Il giorno prima, il 30 gennaio, sarà ancora lui, il sacerdote monzese, indiretto protagonista di un’altra vicenda iniziata nove anni fa. Giovedì Elena Cudrano, trentunenne originaria di Bresso e ora residente in Emilia Romagna, sarà in un ospedale di Milano per sottoporsi a una serie di accertamenti e approfondimenti. Ad aspettarla ci sarà una speciale commissione medica incaricata dal Vaticano, che sarà chiamata a verificare la sua guarigione miracolosa, attribuita all’intervento del beato Talamoni.

Una vicenda iniziata il 18 gennaio 2005 quando la giovane, allora ventiduenne, venne ricoverata d’urgenza all’ospedale Bassini di Milano, colpita da meningite meningococcica fulminante. Una corsa contro il tempo, la donna era in coma. Quella notte di turno al Bassini c’era Stefano Orfei, medico lissonese ma anche diacono permanente e amico delle suore misericordine.

Fu allora che il dottore, padre di una ragazza della stessa età di Elena, trovò nel suo libro di preghiere un’immagine di Luigi Talamoni, che proprio l’anno prima era stato beatificato da Giovanni Paolo II.

«Ci chiamò subito per chiederci di pregare per questa ragazza e noi organizzammo una novena», ricorda madre Albina Corti, oggi superiora delle misericordine.Il resto fu subito considerato un miracolo: nove giorni dopo Elena si svegliò guarita.

Per attestare però che quella fu effettivamente una guarigione miracolosa e inspiegabile alla scienza, furono avviate delle indagini mediche, che verranno ora ulteriormente approfondite. Se fosse attestato l’effettivo miracolo il processo di canonizzazione del beato Talamoni passerebbe al vaglio del congresso dei teologi, prima di passare nelle mani del pontefice.