Monza: l’arcivescovo Delpini incontrerà gli adolescenti all’ospedale San Gerardo

Monsignor Mario Delpini incontrerà il 10 febbraio gli adolescenti al San Gerardo, dove nel 2006 morì Carlo Acutis, prossimo santo
Monsignor Mario Delpini all’altare della chiesa di Sant’Ambrogio

L’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, sarà a Monza lunedì 10 febbraio per incontrare gli adolescenti della diocesi all’ospedale San Gerardo di Monza. Un appuntamento che rientra nell’ambito dell’iniziativa promossa dalla curia ambrosiana dal titolo “L’arcivescovo vi invita”. Si tratta di un percorso avviato lo scorso anno e rivolto ai ragazzi tra i 14 e i 16 anni. Lo scopo è avvicinare gli adolescenti degli oratori della diocesi ai luoghi simbolicamente legati alle sette opere di misericordia corporali della tradizione cristiana, tra cui spicca anche la visita e la cura dei malati.

Monza, l’arcivescovo Delpini incontra gli adolescenti dove morì Carlo Acutis

I ragazzi, insieme all’arcivescovo, incontreranno il personale del reparto di ematologia pediatrica, un medico, un’infermiera e una docente della scuola interna dell’ospedale, che racconteranno la loro esperienza a contatto con i giovani ricoverati.

Non a caso è stato scelto l’ospedale monzese. Qui infatti morì nel 2006, a causa di una leucemia fulminante, Carlo Acutis quando aveva solo 15 anni, e che sarà proclamato santo il prossimo 27 aprile durante il giubileo degli adolescenti a Roma.

«Il tema della cura delle persone malate, filo conduttore di questo evento, sarà al centro anche di due altri momenti significativi che coinvolgeranno la diocesi e l’arcivescovo», spiegano da Milano. L’11 febbraio, in occasione della Giornata mondiale del malato, monsignor Delpini presiederà la messa nella parrocchia Santa Maria di Lourdes a Milano, mentre il 15 febbraio si celebrerà a livello diocesano il giubileo dei malati e degli operatori sanitari in duomo, a Milano.

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.