Serve un check up completo delle scuole e delle palestre di Monza per garantire la sicurezza degli alunni e dei giovani atleti impegnati negli allenamenti: la richiesta all’amministrazione è formulata dal leghista Simone Villa all’indomani dell’incidente in cui martedì, alla elementare Manzoni, una bidella è rimasta ferita da una finestra che si è sganciata.
Monza, la maledizione della scuola Manzoni: l’attacco del leghista Villa
«I vigili del fuoco – afferma – hanno disposto il temporaneo trasferimento di due classi in attesa che il Comune effettui le manutenzioni e hanno riscontrato problemi alla centrale termica della palestra di via Mameli, che è stata chiusa. Questa giunta ha perso la consuetudine, varata da noi, di fornire al consiglio comunale, attraverso la commissione, un puntuale report sullo stato degli edifici e degli impianti: abbiamo completamente perso il polso della situazione e temo che non si abbia più piena coscienza di problematiche incombenti».
Monza, la maledizione della scuola Manzoni: le spiegazioni dell’assessore
«La centrale termica della palestra è a posto – spiega l’assessora allo Sport Viviana Guidetti – manca solo la Scia che cercheremo di ottenere in tempi brevi».
Non è, invece, ipotizzabile capire quando l’impianto potrà riaprire: i tempi saranno legati alla portata dei lavori chiesti dai vigili del fuoco. Durante il periodo di chiusura, aggiunge, le società sportive potranno utilizzare la seconda palestra del Mosè Bianchi, rimasta libera. Lei, intanto, respinge le critiche di Villa: «Stiamo affrontando problemi che sono stati procrastinati per anni – ribatte – era impensabile poter fare tutto in due anni. Ci siamo dati una serie di priorità e abbiamo avviato, tra gli altri, i progetti per i quali avevano finanziamenti regionali che si rischiava di perdere: la scorsa estate abbiamo sistemato quattro palestre scolastiche e a breve partiranno i lavori in quella della media Elisa Sala mentre per il biennio 2025-2026 abbiamo in programma opere nelle strutture dotate di tribune per 1.170.000 euro».
«Finora – precisa – abbiamo cercato di lavorare in estate per non impattare sulle attività didattiche e delle società sportive, ma di fronte a un’urgenza» i cantieri saranno attivati nel pieno della stagione.
Da preside, commenta, interverrebbe in molte situazioni ma la giunta deve fare i conti con le risorse e i tempi tecnici: «Non ci sono solo le prescrizioni dei Vigili del fuoco da rispettare – nota – ci sono anche le norme dell’Ats in quanto i locali devono essere salubri. Ho deciso di rifare gli spogliatoi dello stadio Sada perché ho ritenuto che non fossero consoni».