Monza, la figlia di Aurelio Cazzaniga: “Lo vorrei ricordare per l’amore per l’arte e il suo lavoro”

Il ricordo della figlia di Aurelio Cazzaniga, morto a 88 anni, ex presidente del Calcio Monza e tanto, tanto altro
Calcio Ac Monza Aurelio Cazzaniga, a sinistra
Calcio Ac Monza Aurelio Cazzaniga, a sinistra

«Vorrei ricordare mio papà per la grande passione sportiva e per l’amore per l’arte e il suo lavoro». Chiara Cazzaniga, figlia di Aurelio, ricorda il padre scomparso lunedì 16 giugno all’età di 88 anni.

A portare il suo cordoglio anche il senatore Adriano Galliani, arrivato a casa Cazzaniga nel giorno della morte di Aurelio, per stringersi alla moglie Rosanna e alla figlia Chiara. Tantissimi i messaggi di cordoglio dal mondo sportivo per l’uomo che fu vicepresidente del Monza calcio dal 1966 e poi presidente nel 1969 a soli 32 anni. Un ruolo che continuò a ricoprire fino al 1972. Poi rimase nel gruppo dirigenziale biancorosso come consigliere fidato dei suoi successori. Poche stagioni alla guida dei biancorossi, ma un affetto e un peso all’interno della società che sono durati moltissimi anni. E lo dimostra proprio l’affetto con cui Galliani ha ricordato il suo ingresso nel Monza nel 1975 proprio grazie ad Aurelio Cazzaniga. «A causa di un problema alla vista mio padre non guidava gli ultimi anni, e Galliani veniva a casa a prenderlo per accompagnarlo allo stadio, per seguire le partite del Monza dalla tribuna accanto al presidente Berlusconi».

Addio ad Aurelio Cazzaniga: anima e volto della società edile Farina & C., suo l’avveniristico Parco 80 di Monza

Anima e volto della società edile Farina & C. (Farina fu il nome del fondatore scomparso più di quarant’anni fa e che Aurelio volle mantenere nel nome dell’azienda), ha lavorato fino a quindici anni fa, animato da passione ed energia. Sue sono alcune delle costruzioni che a Monza e in Brianza hanno segnato un’epoca, a partire dall’avveniristico Parco 80, il progetto di edilizia residenziale a ridosso del parco, impreziosito dall’installazione firmata da Giò Pomodoro. «Lo scultore era grade amico di mio padre – ricorda la figlia – pensarono al complesso di Parco 80 insieme». E poi il Lesmo Country e le abitazioni nella frazione arcorese La Cà Bianca. Porta la sua firma anche la sede dell’Amplifon a Milano, «un progetto importante e ambizioso». Sempre sue le costruzioni Grazie 1 e Grazie 2 tra via Annoni e largo Esterle, a Monza, a ridosso del santuario di Santa Maria delle Grazie.

Addio ad Aurelio Cazzaniga, l’amicizia con Adriano Galliani e la passione per lo sport

È frutto di un’altra amicizia importante e significativa, quella con monsignor Peppino Arosio, anche la costruzione della chiesa di Sant’Ambrogio, nell’omonimo quartiere di Monza. «Papà e monsignor Arosio erano grandi amici – continua Chiara -. Fu lui a sposare i miei genitori nel 1971 nella basilica di Agliate e fu lui a battezzare anche la mia figlia più grande, segno di una presenza costante nella storia della nostra famiglia».

Aurelio e la moglie Rosanna hanno vissuto tutta la loro vita a Monza, vicino alle Grazie prima e accanto alla chiesa di San Gerardo poi, dove ieri l’arciprete di Monza, monsignor Marino Mosconi ha celebrato il funerale.

«La passione per il calcio lo ha accompagnato fino alla fine. È riuscito a vedere il Monza giocare in serie A». Tra i tanti interessi anche quello per l’arte moderna. È stato tra i fondatori del Rotary centro.

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.