Monza, il concorso per (ri)coinvolgere gli animatori dell’oratorio: sette sfide in sette giorni

L’oratorio Frassati di Monza, parrocchia Sacra famiglia, ha lanciato un concorso per gli animatori di età tra superiori e università per ricoinvolgerli dopo lo stop a tutte le attività: in palio una campana di cioccolato di un chilo.
Monza pasqua oratorio Frassati
Monza pasqua oratorio Frassati

Si chiuderà sabato 3 aprile il concorso di Pasqua ideato e proposto al team degli animatori da Davide Forte, responsabile dell’oratorio Frassati della parrocchia Sacra famiglia, a Monza. Un’idea nata per stimolare e ridestare i ragazzi, dalla prima superiore fino all’università, che da mesi vivono in casa, senza scuola, senza amici, senza incontri, senza sport e anche senza oratorio.

«Li vedo apatici, stanchi, sento i loro genitori sempre più preoccupati e così ho pensato di fare qualcosa per loro, regalare a ciascuno di loro un momento di svago, un’occasione per formare di nuovo il gruppo di amici dell’oratorio», racconta.

E così ha pensato a un concorso: sette giorni fino al 3 aprile, e sette prove da superare per aggiudicarsi il premio finale: una campana di cioccolato da 1 chilo. Ogni giorno Davide Forte lancia nella apposita pagina web creata per l’evento, la mission della giornata: una prova di abilità, di destrezza, simpatia tutto va bene, pur di ricreare tra i ragazzi quel clima di festa e complicità che la distanza ha un po’ assopito.

«I ragazzi inviano la loro prova direttamente a me e poi io, che sono giudice unico di questo concorso, deciderò a chi assegnare il goloso premio, a chi avrà superato il maggior numero di prove. Lo scopo di questo gioco è sollevarli dal torpore, stimolarli alla conversazione e al confronto. La prova si concluderà nei giorni del triduo pasquale, magari proporrò loro anche qualcosa inerente alla Pasqua».

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.