Monza, Festa dell’addobbo a San Gerardo: «L’importante è che siano creati dai più giovani»

La parrocchia di San Gerardo a Monza veste a festa l’oratorio di via Cremona. Unica richiesta: con addobbo realizzato a mano da bambini e ragazzi.
Oratorio San Gerardo Monza murales
Oratorio San Gerardo Monza murales

La parrocchia di San Gerardo a Monza si prepara a vestire a festa l’oratorio di via Cremona. L’appuntamento è per domenica 27 novembre, dalle 15 alle 18, con la Festa dell’addobboIn attesa delle festività natalizie, e in anticipo rispetto al tradizionale ponte dell’Immacolata (quando tradizionalmente si dà il via ufficiale ai festeggiamenti con gli addobbi), i ragazzi dell’oratorio di San Gerardo si troveranno per arricchire gli spazi dell’oratorio. Ma non saranno addobbi qualunque quelli che verranno utilizzati. L’idea, infatti, è quella di coinvolgere i ragazzi realizzando una domenica di addobbi “partecipata”. L’invito rivolto a chiunque voglia partecipare è di portare in oratorio un addobbo (uno soltanto, si raccomandano gli organizzatori) che sia però rigorosamente realizzato a mano dai bambini e dai ragazzi.

Monza, Festa dell’addobbo a San Gerardo: che cos’è

«Va bene un biglietto d’auguri, una pallina o anche un disegno – spiegano gli animatori dell’oratorio di San Gerardo – l’importante è che sia realizzato dai bambini».

Alle 15 si inizierà ad abbellire l’oratorio e al termine del pomeriggio verrà anche inaugurato il presepe che farà bella mostra di sé in oratorio fino all’Epifania. Il pomeriggio insieme si chiuderà con una merenda per tutti i partecipanti.

Monza, Festa dell’addobbo a San Gerardo: alla scoperta di Maria

«Sarà l’occasione per stare insieme, divertirci e sostare in preghiera in attesa del Natale», aggiunge don Sergio Arosio, responsabile della pastorale giovanile della parrocchia. A guidare i fedeli della parrocchia di San Gerardo in questo avvento sarà la figura di Maria, che verrà “scoperta” attraverso una serie di riflessioni proposte dal parroco, don Massimo Gaio.
«Vogliamo conoscerla attraverso la preghiera dell’Angelus, sostando a riflettere sui suoi atteggiamenti, per imparare a farli nostri», aggiunge il parroco.