Monza: due progetti per l’ascensore all’arengario, monzesi coinvolti nella scelta

I monzesi saranno coinvolti nella scelta del progetto per l’installazione dell’ascensore all’Arengario: appuntamento ai Musei civici.
monza arengario barriere architettoniche scale -
monza arengario barriere architettoniche scale – Fabrizio Radaelli

I monzesi saranno coinvolti nella scelta del progetto per l’installazione dell’ascensore all’Arengario: la prima tappa del percorso si svolgerà martedì 16 dicembre, alle 21, nella sala dei Musei Civici. All’incontro parteciperanno gli architetti dello studio Boeri incaricati dalla giunta di individuare la soluzione più adeguata per eliminare le barriere architettoniche in modo da riaprire al pubblico l’edificio medievale, chiuso dal 2021.

Monza: due progetti per l’ascensore all’arengario, auspicio lavori nel 2026

«I tecnici hanno elaborato diverse proposte – ha spiegato nell’ultimo consiglio comunale l’assessore alle Opere pubbliche Marco Lampertici siamo confrontati con la Sovrintendenza e con i Vigili del fuoco: la prossima settimana ne presenteremo due, molto diverse tra loro, che interagiscono in modo differente con il monumento».

Martedì, ha aggiunto, si aprirà «un dialogo con la città». L’amministrazione conta di avviare i lavori nel 2026: il progetto, ha affermato l’assessore, comprenderà anche l’adeguamento della scala, non più a norma, che risale agli anni Novanta, la rivisitazione degli spazi interni e la sistemazione dei bagni.

Monza: due progetti per l’ascensore all’arengario, la vicenda e il ricorso della Ledha

«Da tempo attorno a questo intervento non vedo più tutta l’attenzione di quelle associazioni che hanno messo il Comune alla berlina – ha commentato il leghista Simone Villanonostante la mancanza di notizie operative mi sembrano più indulgenti nei vostri confronti».

L’Arengario non viene più utilizzato per l’allestimento di mostre da oltre quattro anni, in seguito a un ricorso al Tribunale di Milano firmato dalla Ledha, la Lega per diritti delle persone con disabilità, che si è chiuso con il versamento di 3mila euro da parte di piazza Trento Trieste come risarcimento per aver discriminato le persone con difficoltà motorie.