Condividere. Imparare a dare il proprio contributo e fare la propria parte. Questi alcuni degli obiettivi alla base del programma Tedx Hensemberger Youth che si è tenuto al Binario 7 di Monza. Dopo il grande successo dell’edizione precedente la scuola ha rinnovato la proposta del format americano per affrontare con i ragazzi il complesso tema del “Nasce e rinasce”.
Tredici speaker, molti studenti ma anche alcuni “esterni” adulti hanno raccolto la sfida e affrontato il tema da punti di vista differenti: sostenibilità, tecnologia, ambiente, carcere ma, anche, di esperienze personali, di rinascita e di vita. «Questo progetto è un evento corale. I nostri alunni– spiega Michela Borghesi, docente e referente del progetto- si sono preparati con dei professionisti. Quel che portano all’evento finale è frutto di un percorso importante. Non solo, abbiamo la collaborazione degli alunni del Ferrari per le riprese che poi l’organizzazione Ted Usa diffonderà sui suoi canali perché l’obiettivo dell’intero evento è creare una comunità globale per diffondere e condividere idee».
Monza e il Tedx dell’Hensemberger: come funziona
Il programma Tedx si è sviluppato a scuola grazie a un team appassionato di docenti e della dirigenza dell’istituto che incoraggia gli studenti a mettersi in gioco su temi innovativi. I ragazzi vengono preparati durante tutto l’anno scolastico dai loro docenti e seguono un percorso di public speaking con l’associazione no profit Toastmasters Monza, che li accompagna con il programma Youth Leadership program e un percorso di coaching, fino al momento di salire sul palco. «Le città devono rinascere, gli effetti del riscaldamento globale sono già intorno a noi– secondo Luca Jaspreet Singh, uno studente-. Noi per primi dobbiamo impegnarci nel rispetto dell’ambiente perché ogni piccolo gesto conta». Come ha detto Sara Ercolino «la vera sfida è avere il coraggio di rinascere, non restare immobili».
Tante le sfaccettature trovate dai ragazzi legate al tema della nascita e rinascita, come Filippo Oteri, appassionato di tecnologia che ha presentato una riflessione legata all’intelligenza artificiale che è «una grande fonte di sapere ma senza conoscenza e noi non dobbiamo farci travolgere ma solo lasciarci accompagnare». Oltre ai ragazzi dell’istituto anche alcuni speaker esterni, uno studente universitario, un architetto e una tattoo artist. «Questo programma permette a tutti di vivere un’esperienza profonda di crescita- continua Petronilla Ieracitano, la dirigente-. I ragazzi dimostrano una grande maturità con le riflessioni e, in questo contesto, riescono a superare la paura di parlare in pubblico. Grazie al comune per lo spazio e ai docenti per la dedizione».
Riflessioni ma anche divertimento e leggerezza, lo ha ricordato il sindaco Paolo Pilotto introducendo l’evento, «un contesto per condividere e divertirsi, anche perché divertimento deriva dal latino divértere ovvero cambiare direzione che è proprio quel che i ragazzi hanno fatto».