Monza, corpi del reato all’asta: spese e regali grazie a ladri e ricettatori

A Monza un’affollata asta: in vendita la merce sequestrata nelle operazioni delle forze dell’ordine. C’erano computer, tablet, biciclette, sci e scarponi. Trecento oggetti, tutti comprati per 23mila euro totali.
Monza, l’asta della concessionaria del Tribunale di Monza
Monza, l’asta della concessionaria del Tribunale di Monza Fabrizio Radaelli

Ventitremila euro di regali di Natale fatti a spese di ladri e ricettatori. Computer, Ipad, biciclette, ma anche trapani, arnesi vari e un Rolex d’oro: tutta roba messa in vendita sabato scorso dall’Ivg Monza e Brianza, concessionario ministeriale per il Tribunale di piazza Garibaldi, e sequestrata ai malviventi nel corso di operazioni di polizia. Una vendita che si tiene mediamente ogni anno, di solito proprio in prossimità delle feste natalizie, periodo propizio per fare incontrare domanda e offerta, permettendo agli acquirenti di portarsi a casa oggetti di valore a prezzi sicuramente concorrenziali rispetto ai normali canali commerciali e all’Ivg di recuperare soldi per il Tribunale. Denaro che, in questo caso, finisce attraverso Equitalia giustizia in un fondo riservato, appunto, alla giustizia italiana.

In via Velleia sabato scorso sono accorse più di 300 persone pronte a sfruttare l’occasione. E non se la sono fatta sfuggire, visto che i 300 oggetti messi all’asta in quattro ore hanno cambiato tutti padrone, con un incasso complessivo di circa 23mila euro.

«Di solito in questi casi c’è parecchio oro, ma quest’anno -spiega Christian Moriggi, direttore dell’Ivg di Monza- a parte un Rolex avevano molti altri oggetti belli: macchine fotografiche, più di 30 computer portatili, due bici nuove e altre usate comunque belle, borse da donna e borse da lavoro».
Tutti oggetti che sono corpi di reato: rubati, ricettati e poi rinvenuti da carabinieri e polizia senza che si potesse risalire al legittimo proprietario. In queste circostanze vengono messi a disposizione attraverso le vendite giudiziarie.

«La politica è quella di puntare sugli oggetti belli -spiega ancora Moriggi- Non ci sono telefonini, anche perchè prima capitava di avere cellulari rotti o comunque non in buono stato. Ipad e computer, invece, anche per questioni di privacy, prima di essere consegnati ai clienti vengono puliti, svuotati dei contenuti precedenti».

Per il resto si possono concludere veri e propri affari: mountain bike nuove a 500 euro, lotti di macchine fotografiche da pezzi a 300 euro e anche Mac 27 pollici a prezzi scontati rispetto a quelli correnti. Non solo, nel bazar della merce sequestrata ai ladri c’erano anche scarponi e caschi da sci, rubati in casa o sulle auto dove erano stati lasciati dai legittimi proprietari.

Insomma una vasta gamma di prodotti capace di soddisfare i gusti di molti. Un modo anche per prendersi una piccola rivincita nei confronti di topi d’appartamento, ladruncoli vari e rivenditori di refurtiva. Mai abbastanza per rifarsi veramente dei torti subiti, ma meglio che niente.

Accanto ai corpi di reato, poi, l’Ivg ha messo in vendita, sempre nello stesso giorno, anche altri oggetti particolarmente ricercati: roba che arriva, però, da un fallimento appena dichiarato.

Ma proprio per sfruttare la corsa agli acquisti tipica dei giorni prima delle feste il Tribunale ha accelerato i tempi per vendere collane, anelli e bracciali con il nome inciso. Esemplari che fanno al caso di chi vuole pensa a un regalo personalizzato. Tanto più che, anche per questi prodotti, i prezzi sono ribassati, e non di poco.

Ci sono pezzi in argento, ad esempio che invece di costare 90 euro ne costavano 28. Una vendita, questa, che andrà avanti, per chi volesse approfittarne per Natale, fino al 22 dicembre