Monza: borse di studio Stem, c’è l’intitolazione a Giulia Cecchettin

Ufficialmente intitolate a Giulia Cecchettin, le 29 borse di studio per donne di Monza, Brugherio e Villasanta iscritte a percorsi universitari stem.
Giulia Cecchettin sulla copertina del libro scritto dal papà
Giulia Cecchettin sulla copertina del libro scritto dal papà

Saranno ufficialmente intitolate alla memoria di Giulia Cecchettin, le ventinove borse di studio destinate a donne iscritte a percorsi universitari stem e residenti nei comuni di Monza, Brugherio e Villasanta.

Monza: borse di studio Stem, «dopo confronto con la famiglia Cecchettin»

La proposta era stata annunciata dall’assessore monzese alle politiche giovanili, Andreina Fumagalli, in occasione della presentazione del progetto che si è svolta il 15 aprile nel municipio di Monza, alla quale ha partecipato anche l’assessore alle politiche sociali di Villasanta, Laura Varisco.

«Dopo un confronto con la famiglia Cecchettin – fanno sapere le tre amministrazioni – abbiamo deciso di intitolare le borse di studio a Giulia, così da onorarne la memoria tramite un aiuto concreto all’avvio del percorso accademico per numerose studentesse universitarie».

Monza: borse di studio Stem, a chi sono rivolte

Il comune di Monza ha stanziato per il progetto 10.000 euro, Brugherio 3.500 e Villasanta 1000 euro, all’interno dell’iniziativa “Neet – a – mente meglio”, finanziato da Regione Lombardia. Il bando è rivolto a donne tra i 18 a i 34 anni che si iscrivano per l’anno accademico 2024/2025 al primo anno di corso in una laurea triennale o magistrale stem. Ognuna delle ventinove borse di studio ha un valore di 500 euro. Le domande dovranno essere inviate on line attraverso il portale Monza digitale entro il 2 giugno.

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.