Il primo – un pachistano – aveva rapinato un giovane alla stazione di Lissone, minacciandolo con pugni e schiaffi. Poi aveva rubato una bici elettrica da 4mila euro. Il secondo– un monzese – doveva invece scontare tre anni e sette mesi di carcere per rapina, furto, lesioni personali e maltrattamenti in famiglia. Entrambi sono stati rintracciati e arrestati dagli agenti della Squadra mobile della Questura di Monza. L’ordine di carcerazione era stato emesso dalla Procura della Repubblica di Monza
Monza, blitz della Polizia di Stato: il pachistano dovrà scontare due anni e otto mesi di carcere
Il pachistano lavorava come operaio in un’azienda in Brianza e aveva un permesso di soggiorno in attesa di rinnovo. Ha mssso a segno una rapina con due complici in stazione a Lissone. Lo straniero non aveva esitato ad avvicinare un giovane con il pretesto di provare le scarpe che indossava. Dopo averlo minacciato e aggredito con pugni e schiaffi, gli aveva rapinato il portafoglio che iteneva nello zaino. – In precedenza, si era reso responsabile, del furto di una bici elettrica da 4mila euro. Ora l’uomo è stato portato in carcere dove dovrà scontare una pena di due anni e otto mesi di reclusione.
Monza, blitz della Polizia di Stato: il monzese invece resterà in cella per tre anni e sette mesi
L’italiano invece aveva messo a segno vari reati tra Monza e la Provincia della Brianza: rapina, furto, lesioni personali e maltrattamenti in famiglia. In carcere, dovrà scontare una pena di tre anni e sette mesi di carcere.