Non vi è alcun elemento di rischio sull’area di via Casati a Monza. Parola di Philips. L’azienda ha risposto agli articoli nei quali si annunciavano i provvedimenti di monitoraggio svolti dal Comune, Arpa e Provincia) sull’area ex industriale.
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«Con riferimento ad articoli apparsi nei giorni scorsi su testate giornalistiche relativamente ad alcune sostanze inquinanti rilevate nel terreno e nella falda sottostanti il sito dell’azienda, Philips sottolinea che non vi è alcun rischio né per i dipendenti né per la popolazione circostante. Ciò è stato riconosciuto e validato anche dagli enti competenti» dichiara Philips in una nota stampa.
L’azienda ripercorre i lavori fatti per tutelare l’area dal punto di vista ambientale. «Le contaminazioni risalgono al periodo in cui in quest’area si svolgevano attività industriali (inizi anni ’50-fine anni ‘70), e a partire dal 2007, Philips – secondo quanto previsto dalla propria politica di Social Responsibility – ha autonomamente e pro-attivamente deciso di attuare un programma di indagini ambientali con lo scopo di appurare la presenza di eventuali contaminazioni legate al passato».
Il Comune e Arpa hanno deciso di tenere sotto controllo l’area di via Casati con procedure di routine proprio per il fatto che si tratta di un’ex sede industriale che deve sottostare a precisi controlli per quanto riguarda il possibile rischio di inquinamento. «Nel corso di questi anni, in cooperazione con le autorità competenti, sono stati attuate tutte le indagini e i monitoraggi previsti dalla normativa o prescritti dagli enti stessi – spiegano dall’azienda – Philips ha successivamente elaborato e presentato una specifica e dettagliata analisi di rischio agli enti competenti che la hanno approvata, evidenziando che non c’è superamento della soglia di rischio per nessuno dei parametri inquinanti rilevati e allo stato attuale Philips sta attuando tutte le misure necessarie al fine di monitorare la situazione e garantire che permanga l’assenza di rischio».