Troppo denaro, meglio “trasformarlo” in lingotti d’oro, più comodi da trasportare all’estero. Del resto si parla di 17 milioni di euro accumulati in 10 mesi attraverso il narcotraffico, soprattutto in territorio francese. La singolare “conversione”, una “nuova modalità di trasferimento di proventi illeciti”, dice il procuratore della Repubblica di Milano Marcello Viola, è stata scoperta dai finanzieri del Comando provinciale di Milano e del Servizio centrale di investigazione sulla Criminalità organizzata delle Fiamme gialle di Roma, delegati dalla Procura di Milano e dalla Direzione distrettuale antimafia a dare esecuzione a quattro fermi e a sequestri per una cifra corrispondente al maxi riciclaggio.
Il narcotraffico naviga nell’oro, 17 milioni sequestrati e 4 fermi per riciclaggio
L’attività investigativa è stata svolta “in stretta collaborazione con la Gendarmeria Nazionale francese” a cavallo tra Marsiglia e il Piemonte e la Lombardia. Ad effettuare il riciclaggio sarebbe stata “un’ampia rete” composta da persone di nazionalità siriana che operava “in territorio francese e italiano”. Le indagini sono stati avviate in Italia e con il coinvolgimento della Francia è stata costituita una squadra investigativa comune.
In 10 mesi di indagini è stato scoperta la maxi raccolta milionaria, provento del narcotraffico, con il trasporto dell’enorme quantità di denaro, attraverso veicoli con doppio fondo, in un “punto di stoccaggio” in provincia di Alessandria dove, con la complicità di persone “operanti nel settore della fusione e trasformazione di metalli preziosi, tra Piemonte e Lombardia” il denaro sarebbe stato convertito in lingotti e lamine d’oro di valore corrispondente “per ridurre le dimensioni e facilitare l’occultamento e trasporto” del “tesoro” in paesi esteri come Kosovo, Macedonia del Nord, Turchia e Marocco.
Il narcotraffico naviga nell’oro: sequestrati 55 lingotti fusi in Italia
Individuati a Milano e Montpellier alcuni trasferimenti di denaro, le Fiamme gialle hanno sequestrato 55 lingotti d’oro “prodotti in fonderie italiane” e 3 milioni di euro in contanti per un valore complessivo di 9 milioni “oggetto di riciclaggio”. Oltre al fermo di quattro persone accusate di associazione per delinquere e riciclaggio sono state effettuate anche perquisizioni ad altri indagati e in tre attività commerciali di Milano e Alessandria. Effettuato inoltre il sequestro preventivo d’urgenza dei presunti proventi del riciclaggio per oltre 17 milioni. A Piacenza è invece in corso l’esecuzione di un mandato di arresto europeo nei confronti di un indagato francese.