Una fotografia in bianco e nero che ritrae la città alle prese con l’alluvione degli anni Settanta è l’immagine scelta dal sindaco di Meda, Luca Santambrogio, per postare una riflessione social molto personale e a cuore aperto che si apre da “una finestra sul tempo”. Ci sono i volti di chi immerso nel fango si prodiga per ripulire Meda, come oggi dopo l’alluvione del 22 settembre scorso.
Meda, il “coraggio silenzioso” di chi ha spalato il fango della alluvione del 22 settembre
“Per me questa foto, in bianco e nero, di Meda durante l’alluvione degli anni Settanta è molto più di un’immagine: è una finestra sul tempo, un racconto di coraggio silenzioso che attraversa le generazioni” scrive il sindaco “si vede l’acqua che scivola lenta sulle strade, i volti segnalati dalla fatica. Ma tra fango e detriti emergono mani tese, reti improvvisate, bicchieri e bottiglie recuperate, e una scena di comunità che non chiede nulla in cambio se non la possibilità di stare accanto agli altri. C’è chi passa un secchio a chi è più in difficoltà, chi consola un concittadino che ha perso i ricordi di una vita. E c’è quel sorriso, piccolo e poderoso, che scaccia l’impegno duro come se fosse una carezza: un segno di fiducia che dice “ce la faremo insieme””.
Meda, il coraggio dei giovani volontari che hanno ripulito la città dopo la alluvione
Il dramma non si cancella con un colpo di spugna, ma in prima linea ci sono le persone e la straordinaria capacità di medesi pronti a tutto per aiutarsi reciprocamente. “Oggi, guardando la stessa immagine in chiave contemporanea, i protagonisti continuano ad essere i giovani” prosegue Santambrogio “giovani impegnati ad aiutare il prossimo con la stessa intensità, lo stesso spirito, lo stesso calore che si leggeva allora. Non è solo una continuità temporale: è una conferma che i valori non cambiano quando la necessità chiama. I giovani di ora portano con sé strumenti nuovi – organizzazione, comunicazione, rete – ma il cuore resta quello: voler essere presente, senza cercare visibilità, con la forza di un gesto semplice ma decisivo”. Il cuor oltre l’ostacolo.
Meda, la commozione del sindaco Santambrogio per la reazione della città
Nelle parole del sindaco si percepisce una sincera commozione. “Quella foto mi parla di una verità universale: i ragazzi, ieri come oggi, hanno la capacità di trasformare l’emergenza in comunità, la paura in solidarietà. Quel sorriso che commuove e scalda il cuore non è un riflesso di tempi ormai andati, ma una fiamma viva che attraversa le generazioni. È la prova che lo spirito di ascolto, di condivisione e di aiuto non si è mai spento: nasce, cresce, torna a brillare ogni volta che c’è bisogno di noi” aggiunge il sindaco che qualifica Meda oggi come allora “scuola di umanità” e ringrazia i tanti giovani che oggi si prodigano per la città alluvionata.