Mai espulso perché aveva decine di alias, la Questura di Monza ce la fa

Un cittadino di origine algerina in Italia irregolarmente dal 1997 e responsabile di vari reati, più volte condannato, appena scarcerato dopo 2 anni e 3 mesi di detenzione, è stato accompagnato in un Cpr in Friuli in vista del definitivo allontanamento dall’Italia.
Accompagnamento algerino (foto Questura)
Accompagnamento algerino (foto Questura)

«Responsabile di numerosi reati di natura predatoria», furto, rapina e ricettazione, oltre che di porto abusivo di armi e spaccio di sostanze stupefacenti: «reati per i quali è stato più volte condannato a pene detentive», un cittadino di origine algerina, irregolarmente presente in Italia dal 1997, è stato accompagnato nella mattinata di martedì 1 febbraio presso il Centro di permanenza per i rimpatri di Gradisca d’Isonzo, in provincia di Gorizia da personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Monza. Il provvedimento è stato eseguito appena l’uomo è stato scarcerato dopo aver scontato una pena detentiva di 2 anni e 3 mesi per spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale.

Più volte oggetto di provvedimenti di espulsione, mai materialmente eseguiti a causa dei numerosi alias che dichiarava in occasione dei controlli di polizia, è arrivato l’epilogo della vicenda giudiziaria con la richiesta della Questura di un posto messo a disposizione dalla Direzione Centrale per l’Immigrazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, ed il conseguente accompagnamento presso il C.P.R. friulano ove sarà trattenuto per il tempo necessario all’esecuzione del provvedimento espulsivo per il definitivo allontanamento dal territorio italiano.