Lombardia, approvate modifiche alla legge elettorale: il presidente regionale indice il voto

Il presidente di Regione Lombardia potrà indire le elezioni regionali: al voto tra 5 febbraio e 7 maggio 2023.
Attilio Fontana
Attilio Fontana

Il presidente di Regione Lombardia potrà indire le elezioni regionali. Via libera in Consiglio regionale con 43 voti a favore e 24 contrari alle modifiche alla legge elettorale regionale: le modifiche introdotte affidano al Presidente della Regione in carica (e non più al Prefetto) la firma dell’atto di indizione delle elezioni regionali. Respinti tutti gli emendamenti e gli ordini del giorno presentati da diversi esponenti dei gruppi di minoranza.

Lombardia, approvate modifiche alla legge elettorale regionale: al voto tra 5 febbraio e 7 maggio 2023

La legge, come spiegato dalla relatrice Alessandra Cappellari (Lega), stabilisce che il Presidente della Regione può indire le elezioni non prima dei 30 giorni precedenti la fine naturale della legislatura e non oltre i 60 giorni successivi o nella domenica compresa nei sei giorni ulteriori: per la Lombardia quindi il “range temporale” è da intendersi compreso tra domenica 5 febbraio e domenica 7 maggio 2023.

La data indicata da molti sarebbe il 12 febbraio.

Lombardia, approvate modifiche alla legge elettorale regionale: invariate le modalità per assegnazione dei seggi consiliari

È in ogni caso competenza del Ministero dell’Interno stabilire una data differente da quella indicata dal Presidente della Regione a fronte di possibili accorpamenti con altre elezioni.

Restano invariate le modalità per l’assegnazione dei seggi consiliari alle singole circoscrizioni elettorali: la ripartizione dei seggi tra le circoscrizioni è effettuata dividendo il numero complessivo degli abitanti della regione per il numero dei seggi attribuiti al relativo Consiglio regionale (80 in Lombardia) e assegnando di conseguenza i seggi in proporzione alla popolazione di ogni circoscrizione sulla base dei quozienti interi e dei resti più alti. La popolazione è determinata in base ai risultati dell’ultimo censimento generale, riportati dalla più recente pubblicazione ufficiale dell’Istituto centrale di statistica.