Lissone e disabilità: stop alla burocrazia per l’ingresso in ztl

Il comune aderisce alla piattaforma che permette di riconoscere automaticamente le targhe senza rischiare multe o frequenti pratiche.
Alessandra Locatelli e Laura Borella
Alessandra Locatelli e Laura Borella

Dopo essere stato il primo comune lombardo ad adottare la Carta Europea della Disabilità, Lissone è anche tra i primi comuni italiani ad aderire al progetto del Registro nazionale delle targhe associate a Cude. Il sindaco Laura Borella spiega di cosa si tratta.

“Parliamo di un progetto a lungo atteso dalle persone con disabilità e a lungo sollecitato dalle associazioni – afferma – il Registro è diventato oggi operativo grazie a una piattaforma informatica ad hoc che è stata implementata a livello nazionale dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili. Nel rispetto della privacy, questa piattaforma consente l’interoperabilità dei dati necessari a garantire che i titolari del Contrassegno Unificato Disabili Europeo (Cude) possano transitare nelle Zone a Traffico Limitato dei comuni aderenti alla piattaforma, senza incorrere in ingiuste sanzioni e senza dover sostenere tutta una serie di assurdi adempimenti burocratici come, ad esempio, dover comunicare con qualche giorno di anticipo al comune dove non si è residenti il proprio passaggio in Ztl”.

Attraverso la piattaforma le polizie municipali dei comuni aderenti al progetto condivideranno i dati relativi alle targhe associate a Cude, disponendo così di una sorta di white list dei veicoli autorizzati al transito.

“Dal canto loro, i titolari di Cude avranno sempre la possibilità di modificare da remoto, cioè telematicamente, la targa associata al proprio contrassegno– spiega il sindaco – questo è un aspetto molto importante. Pensiamo, ad esempio, a tutte quelle persone con disabilità sprovviste di patente. Grazie a questa piattaforma, costoro potranno sempre e in ogni momento modificare la targa associata al proprio contrassegno, potendo così usufruire di un diverso veicolo, magari condotto dalla persona che in quella circostanza si presterà a dare loro un aiuto nel trasporto”.

Ad oggi, i comuni iscritti alla piattaforma sono solo quelli dove è avvenuta la sperimentazione. In totale 16, tra cui Milano. “È importante che, non molti, ma tutti i comuni italiani vi aderiscano – sostiene Borella -il mio è un auspicio che sono certa potrà contare sull’attenzione e la sensibilità di molti miei colleghi. Potremo mettere rapidamente a disposizione delle persone con disabilità uno strumento che ne favorirà di certo la mobilità e, conseguentemente, la partecipazione alla vita sociale ed economica del nostro Paese. Considerando poi la vicinanza con Milano, credo potrà essere da stimolo per tutti i comuni brianzoli aderirvi, favorendo la mobilità verso un’area cruciale e complessa quale è quella della metropoli”.