Da un banale tamponamento a una denuncia a piede libero per omissione di soccorso, concorso nel reato di fuga, ricettazione e favoreggiamento personale.
Un 25enne rumeno ha pagato davvero a caro prezzo la scelta di fuggire dopo aver tamponato un’auto in via Lombardia a Limbiate lo scorso 9 ottobre. Questo episodio ordinario infatti, al termine di poco più di dieci giorni di indagine, ha permesso alla Polizia locale di smascherare un ladro con precedenti penali alle spalle. Lo straniero, invece di fermarsi dopo il piccolo incidente ha preferito darsi alla fuga senza però mettere in conto che le due ragazze a bordo dell’auto tamponata, nonostante avessero rimediato ferite guaribili nel giro di sette giorni, si mettessero al suo inseguimento in attesa dell’arrivo delle Forze dell’Ordine.
Dopo una gincana per le vie della città, il rumeno e il suo complice si sono sentiti messi alle strette e così hanno preferito lasciare la propria auto, una Volkswagen Passat con targa bulgara, in via Dante e scappare a piedi.
I due sono riusciti a farla franca sul momento, ma alla Polizia locale è bastato ispezionare l’abitacolo per trovare elementi utili per le indagini. Oltre a un casco da motociclista, un taglierino e un navigatore satellitare palesemente rubato, sono stati rinvenuti anche un cellulare, un pass dello staff di Expo 2015 e un bancomat. Tramite quest’ultimo gli uomini guidati dal comandante Aurelio Giannini sono riusciti a risalire al 25enne rumeno. Da ulteriori accertamenti è emerso che questo era residente in centro città, ma dopo alcuni appostamenti andati a vuoto, gli agenti sono riusciti a scoprire che in realtà viveva in una stanza in affitto all’interno di una casa di via Leopardi. Proprio qui hanno fatto irruzione all’alba riuscendo a catturare l’uomo.
Quest’ultimo in un primo momento ha detto essere estraneo ai fatti, ma le due ragazze lo hanno riconosciuto da una foto e così per lui non c’è stato scampo. Oltre a proseguire le ricerche del complice, la Polizia locale è riuscita anche a risalire alla persona a cui era stato rubato il navigatore.
Dopo aver verificato che si trattava di una strumentazione in dotazione ad una Toyota, gli agenti hanno contattato i concessionari della zona e proprio ad uno di questi si era rivolta la proprietaria dell’auto per l’installazione di un nuovo satellitare.
Quest’ultima, che aveva subito il furto qualche giorno prima mentre l’auto era parcheggiata sotto casa, in un primo momento ha pensato che la telefonata fosse uno scherzo ma poi, una volta convocata in Comando della locale, si è resa conto che il navigatore era proprio il suo.