Ha ammesso gli abusi sessuali e poi di aver ucciso la piccola Sharon, 18 mesi, l’operaio 26enne di Camnago di Lentate, ex compagno della madre della piccola, morta l’11 gennaio a Cabiate, per il quale ora la Procura di Como chiede il processo immediato.
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La confessione dell’uomo è avvenuta martedì 18 maggio nel carcere “Bassone”, dove si trova rinchiuso, davanti al pubblico ministero Antonia Pavan. Arrestato con l’accusa di morte come conseguenza di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale aggravata, ora deve rispondere di omicidio volontario. Finora l’uomo aveva parlato di un incidente, della piccola che giocando aveva afferrato il cavo di una stufetta elettrica che cadendo l’aveva colpita alla testa.