“Le Iene” a Lissone e Carate I due sindaci si difendono

Critiche e solidarietà al sindaco di Lissone Concetta Monguzzi dopo il “ciclone” Iene, il servizio di Matteo Viviani andato in onda nella nota trasmissione tv dove è stata raccontata la drammatica storia di una trentenne lissonese alla quale sono stati sottratti i due figli. Interviene anche il primo cittadino di Carate, Comune coinvolto nel caso.
Un frame del servizio delle Iene
Un frame del servizio delle Iene

Critiche e solidarietà al sindaco di Lissone Concetta Monguzzi dopo il “ciclone” Iene, il servizio di Matteo Viviani andato in onda nella nota trasmissione tv dove è stata raccontata la drammatica storia di una trentenne lissonese alla quale sono stati sottratti i due figli, affidati ai rispettivi papà, a Lissone e Carate Brianza (guarda il servizio della trasmissione “Le Iene”).

Il primo cittadino è apparso per qualche minuto nel lungo servizio, interpellata a proposito del ruolo svolto dai servizi sociali lissonesi. Monguzzi, visibilmente impacciata, non è entrata nel merito della vicenda, limitandosi a difendere l’operato dei suoi dipendenti. Ma è apparsa poco convincente, come se non fosse molto al corrente della questione. E se ne è accorta ovviamente anche lei visto che il giorno dopo si è premurata di spiegare che l’intervista andata in onda è stata solo una minima parte di quello che aveva detto: «Così è stato dato un messaggio parziale e soprattutto sbagliato, sono rattristata» dice.

Racconta anche di avere prova che i servizi sociali abbiano svolto il loro dovere fino in fondo, come afferma anche il collega sindaco di Carate Brianza, Francesco Paoletti, Comune dove la Iena Viviani si era recato per incontrare le operatrici sociali: «I nostri operatori sono persone dall’esperienza consolidata, che ogni anno si occupano di più di cento casi del genere, trattandosi di un caso che riguarda minori hanno fatto bene a non rispondere all’inviato».