La visita in Brianza del sottosegretario Molteni provoca una polemica tra Partito democratico e Lega

Il centrosinistra è andato all'attacco, evidenziando come l'esponente del governo abbia incontrato solo gli amministratori del suo partito. Pronta la replica da parte leghista
I presenti al termine della conferenza stampa di Nicola Molteni, quarto seduto da sinistra

La visita nelle zone colpite dagli eventi atmosferici della scorsa settimana del sottosegretario al ministero dell’interno Nicola Molteni, avvenuta sabato 29 luglio, ha provocato una polemica tra il centrosinistra, il Partito democratico in particolare, e la Lega.

Visita: la presa di posizione del sindaco di Seregno Rossi

Il primo a prendere posizione è stato Alberto Rossi, sindaco di Seregno, a capo di un’amministrazione di centrosinistra, che ha spiegato che non sapeva «nulla di questa visita, in cui Molteni ha incontrato militanti del suo partito ed altri sindaci ed assessori dello stesso partito. Non so se a Seregno, città tra le più colpite in tutta la Lombardia, ha avuto occasione di girare e vedere qualcosa o se sia andato solo nella sede del partito. Lo avrei accolto volentieri, per mostrargli ad esempio il sottopasso della stazione, lo stadio, il cimitero di San Carlo, un altro dei quindici edifici pubblici danneggiati o una delle altre diciassette aree pubbliche danneggiate tra vie, parchi e giardini. Soprattutto, lo avrei accompagnato da una delle famiglie ancora sfollate, che immagino avrebbero apprezzato la vicinanza del governo e dello stato, che erano sul territorio dove stanno vivendo questo disagio». Ed ancora: «Cerco di interpretare il mio ruolo di sindaco al servizio di tutti. Non mi interessa chi voti cosa, se si è di una parte o dell’altra, ho a cuore unicamente il bene della città. Mi auguro che sia così anche per gli altri livelli istituzionali. Questa volta mi pare sia andata diversamente ed è un’occasione persa, non certo per me, ma per la nostra città ed i seregnesi».

Visita: la replica del coordinatore provinciale leghista Villa

Pronta è stata la replica in casa leghista. «Non partecipo con entusiasmo a questa polemica estiva -ha commentato il coordinatore provinciale Andrea Villa-, preferisco concentrare le mie energie verso questioni più urgenti ed importanti. Vedo però con rammarico che in una calda domenica di fine luglio qualcuno non ha avuto di meglio da fare, mi dispiace per loro». L’affondo è quindi proseguito: «Il sottosegretario Nicola Molteni è stato a Lissone e Desio su invito di alcuni rappresentanti di queste amministrazioni, che lo hanno contattato informalmente per un incontro sul territorio. Se fosse stato chiamato anche dal sindaco di Seregno Alberto Rossi, o da altri primi cittadini della Brianza, dubito che avrebbe declinato gli inviti. Quella che c’è stata a Seregno, in coda agli appuntamenti di Lissone e Desio, è stata una riunione nella sede della Lega, alla presenza di alcuni nostri sindaci, rappresentanti in Regione Lombardia e parlamento, con gli amministratori locali che avevano chiesto un confronto insieme a lui. Non dobbiamo chiedere il permesso al sindaco di Seregno, che mi risulta essere iscritto ad un altro partito, o al Partico democratico per organizzare le nostre riunioni. Il messaggio che stanno cercando di fare passare in malafede è distorto e pericoloso, va stigmatizzato come esempio di cattiva politica e mala informazione».

L'autore

Seregnese, classe 1973, lavoro a “Il Cittadino di Monza e Brianza” dal 1998 e mi occupo dei paesi della Brianza Nord. Presidente del Circolo culturale San Giuseppe di Seregno tra il 2013 ed il 2019, ho curato in prima persona o partecipato alla stesura di più di una ventina di pubblicazioni, tutte riguardanti storie o personaggi della città in cui sono cresciuto e vivo.