Un disturbo grave dell’alimentazione che dura da anni e che non trova soluzione. Il contatto con una delle più importanti strutture italiane che se ne occupano. E quella risposta: ci spiace, ma sua figlia è fuori budget. Traduzione: non possiamo curarla. È la drammatica situazione in cui si trovano due genitori di Monza, che per questo hanno deciso di scrivere al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e che si sono rivolte al Cittadino per rendere pubblico quanto accaduto. Nella speranza di essere aiuto alla figlia, alla sua anoressia, e alle tante famiglie che condividono situazioni analoghe.
La lettera della famiglia di Monza al presidente Mattarella
“Buongiorno signor Presidente, siamo i genitori di una bambina di diciotto anni, che soffre di disturbi (come si definiscono? Alimentari? Mentali? O ….?) e, negli ultimi mesi , ha tentato tre volte di mettere drammaticamente fine alle sue sofferenze. Le sofferenze sono anche nostre, ma le chiamiamo sue sofferenze perché alterna momenti di follia incontrollata a momenti di una dolcezza assoluta in cui torna ad essere la nostra bambina e vediamo, sentiamo il dolore che prova nel momento in cui si rende conto di cosa sta facendo e vorrebbe cambiare, ma non ci riesce, non da sola, e noi, da soli, non bastiamo. Questo non fa che accrescere il nostro tormento e la nostra angoscia“.
I disturbi, aggiungono i genitori, sono iniziati dall’adolescenza e da quasi quattro anni stanno cercando ogni tipo di aiuto, incontrando – sottolineano – persone preparate, “sia professionalmente che umanamente”, ma senza continuità e senza una vera soluzione. La maggiore età della ragazza complica il quadro, dal momento che ora può scegliere se accettare o meno le cure e “non sempre è scontato”. Il ricovero a Monza, intanto, ma la famiglia sta cercando una struttura specializzata.
La figlia, l’anoressia e quelle cure “fuori budget”
Anzi, l’hanno trovata, fuori regione. “Ci è stata consigliata, ma anche adesso ci scontriamo contro una realtà sconfortante perché qualche struttura ci ha risposto che nostra figlia è un problema di budget. Proprio così, di budget… Ma quanto vale il futuro di una ragazza di 18 anni? Quanto vale? È per questo che ci rivolgiamo a Lei, Signor Presidente, sperando che ci voglia aiutare a trovare un aiuto che riporti la serenità a nostra figlia e alla nostra famiglia. Noi speriamo che un Suo intervento possa anche rappresentare l’avvio di una nuova fase che porti maggiore sensibilità su questo tema e una semplificazione nella gestione di problemi come quelli che stiamo affrontando perché è veramente distruttivo per una persona, per una famiglia, quello che stiamo vivendo, in cui l’unica certezza che abbiamo ci viene dalla nostra capacità di essere una famiglia di cui andare orgogliosi e restare più che uniti che mai, con tanti amici che dimostrano di esserlo in ogni momento e ad ogni occasione”.
Un macigno che toglie il fiato, quanto stanno vivendo, aggiungono i genitori, che hanno nel tempo fatto i conti con la scoperta che condividono lo stesso dolore e la stessa esperienza con tante altre famiglie. “Finché non è capitato anche a noi, non avevamo idea di quanto fosse vasto questo mondo, di quanti giovani siano stati risucchiati da questo buio. Per il resto, ci affidiamo al Cielo. Confidiamo in Lei, Signor Presidente e speriamo che voglia dedicare una piccola parte della Sua umanità come nostro Presidente, e come padre, anche a noi”.