Accaduto nel 2017, fu un delitto tanto brutale che in Brianza tutti lo ricordano. E’ quello di Andrea La Rosa, ex calciatore e direttore sportivo del Brugherio Calcio, 35 anni, il cui corpo fu ritrovato in un bidone blu, di metallo, riempito di acido. Per i due accusati dell’omicidio, Raffaele Rullo, 40 anni, e la madre Antonietta Biancaniello, 63, la Cassazione ha confermato l’ergastolo già deciso dalla Corte d’Assise d’Appello di Milano. Condanna in via definitiva, quindi, per l’omicidio avvenuto nel novembre 2017.

Omicidio La Rosa: ucciso per 30mila euro
Madre e figlio sono anche accusati di aver tentato di uccidere la moglie (e nuora) simulandone il suicidio. In entrambi i casi il movente sarebbero stati i soldi, per 30 mila euro sarebbe stato ucciso La Rosa, per un premio assicurativo di 150mila il tentativo di omicidio della moglie di Rullo. Secondo quanto ricostruito La Rosa la sera in cui fu ucciso avrebbe preteso la restituzione di un prestito di 30mila euro. La Rosa sarebbe stato stordito con ansiolitici e quindi chiuso in un bidone riempito di acido cloridrico, probabilmente ancora vivo. Il cadavere fu ritrovato nel bagagliaio dell’auto che Biancaniello stava guidando sulla Milano-Meda.