La Bicocca in uno studio genetico sul Covid: rischi più gravi in base al gruppo sanguigno

Sul New England Journal of Medicine uno studio internazionale che coinvolge Bicocca e Asst Monza con il progetto Storm: l’indagine genetica indica una correlazione tra gruppo sanguigno e rischi più gravi.
Il Covid-19
Il Covid-19

La genetica per capire i meccanismi del Covid e i gruppi sanguigni come chiave per comprendere i maggiori fattori di rischio. Sono premesse e risultati di una ricerca pubblicata giovedì 18 giugno sul New England Journal of Medicine, una delle più importanti riviste medico-scientifiche del mondo – se non la più importante.

Alla base c’è Storm, il progetto-banca dati creato dall’Asst Monza e dall’università Milano Bicocca presentato solo poche settimane fa sviluppato con i dati clinici e i campioni biologici dei 1.700 pazienti ricoverati nei mesi scorsi al San Gerardo e a Desio. Con Monza anche altri centri di ricerca italiani e spagnoli e genetisti tedeschi e norvegesi.

“Covid-19 è una infezione grave che ha causato centinaia di migliaia di morti e di cui ancora poco si conosce sia degli aspetti patogenetici, sia dei fattori correlati ad una evoluzione più grave della malattia e ad una maggiore suscettibilità ad essa – scrive la Bicocca dopo la pubblicazione dell’articolo -. Da qui l’importanza dei cosiddetti Genome Wide Association Study (GWAS), cioè studi genetici in cui viene analizzato tutto il genoma del numero più ampio possibile di persone affette da una particolare patologia per determinare se specifiche varianti genetiche si associno a sottogruppi particolari di pazienti, come ad esempio a quelli con la malattia più aggressiva e progressiva”.

Lo studio ha analizzato le sequenze geniche di pazienti ricoverati per il nuovo coronavirus con insufficienze respiratorie e soggetti non ammalati: 1.610 nel primo caso, 2.205 nel secondo. “Il risultato principale dello studio è una forte associazione tra gruppi sanguigni ABO e la tendenza ad avere un quadro clinico più severo. Il lavoro dimostra che il gruppo sanguigno O è associato ad un rischio più basso di sviluppare una infezione clinicamente grave mentre il gruppo sanguigno A è associato a un rischio più elevato”. Ulteriori studi potranno ora approfondire il legame tra gruppo sanguigno e sviluppo della malattia: “Un tassello importante verso la comprensione dei meccanismi patogenetici di una malattia la cui complessità costituisce una delle sfide più importanti della medicina moderna”.