Ipotesi esternalizzazione a Residenza Amica di Giussano, si attivano i sindacati

I sindacati hanno chiesto un incontro chiarificatore, accettato, al direttore generale della Rsa, Alessandro Giudici
La rsa Residenza Amica di Giussano
La rsa Residenza Amica di Giussano Federica Verno

Si fa sempre più concreta l’ipotesi di esternalizzare i servizi sanitari di Residenza Amica, Rsa giussanese tra le più colpite dalle conseguenze economico-finanziare della pandemia da Covid-19. Ipotesi, che come appreso in un incontro con i vertici della Rsa, da Silvia Papini della FP Cgil, Richar Carbajal Zavala della Cisl e Sergio Cirillo della Uil Fpl, resta al vaglio del Consiglio di amministrazione della struttura, che ha richiesto l’acquisizione di un ulteriore preventivo per approfondire l’impatto economico conseguente alla cessione dei dipendenti, attualmente in servizio presso l’Rsa, ad una cooperativa sociale.

Ipotesi esternalizzazione Rsa di Giussano: sindacati uniti

Purtroppo la nostra richiesta al Cda e alla politica di abbandonare questa ipotesi è rimasta inascoltata, cosi come inascoltato è rimasto l’invito ad un confronto coi lavoratori e i loro rappresentanti finalizzato a discutere di possibili alternative e di soluzioni che non tutelino unicamente i livelli occupazionali ma anche i diritti e la dignità dei lavoratori che operano all’interno della struttura per anziani di Giussano“, hanno spiegato le tre sigle sindacali in un comunicato congiunto, ricordando che quelli sanitari sarebbero il secondo servizio ceduto in appalto dalla fondazione che anni fa ha già affidato quello di ristorazione ad una società esterna.

La frammentazione dei lavoratori attraverso l’esternalizzazione non può essere considerata come una soluzione gestionale in grado di risolvere le complessità aziendali e le difficoltà economiche che, lo dicono i numeri, si stanno lentamente sanando dopo il difficile periodo pandemico – ribadiscono i sindacati -. È necessaria una comprensione approfondita delle problematiche che coinvolgono il servizio e un’attenta analisi delle possibili soluzioni che non può prescindere da un confronto con le parti sociali e con i lavoratori coinvolti“.

Ipotesi esternalizzazione a Giussano, sì all’incontro

Per queste ragioni, Cgil, Cisl e Uil chiedono un incontro urgente con il Consiglio di amministrazione della Rsa “in cui discutere i temi relativi all’ipotesi di affidamento a cooperativa dei servizi resi da infermieri e oss per avviare un confronto che tenga conto di tutti i punti di vista e, soprattutto, che vagli altre soluzioni“. In caso di mancato riscontro, i sindacati si sono dichiarati pronti ad avviaretutte le iniziative di mobilitazione possibili, a partire dalla proclamazione dello stato di agitazione e dall’organizzazione di presidi di protesta davanti alla struttura e davanti al Comune“, perché “i lavoratori hanno il diritto di essere ascoltati“.

Il direttore generale della Rsa, Alessandro Giudici, ha accolto la richiesta dei sindacati. “La nostra volontà è quella di fare un incontro pianificatore di tutte le posizioni e le motivazioni che ci stanno facendo fare questa valutazione. Stiamo decidendo quando farlo. La data verrà comunicata ai sindacati quanto prima“, ha dichiarato.