Uno dei primi giornali in Italia, capace di attraversare tre secoli di storia, capace di fare i conti, con la storia: quella della città, del suo territorio, della Brianza, della nazione, di quella che sarebbe più tardi stata la Repubblica italiana, che il giornale ha vissuto per intero. Questo è il Cittadino, nato il 17 agosto di 120 anni fa, nel 1899.
Gli auguri di compleanno sono arrivati anche dalla massima carica della Repubblica di cui il Cittadino è stato testimone: il presidente Sergio Mattarella, che nei giorni scorsi ha inviato un messaggio alla redazione per ricordare le radici del giornale e per assegnare un compito, in continuità con la sua storia, alla nostra testata, che esce (quasi) ininterrottamente da quell’ultimo anno di tre secoli fa.
«Centoventi primavere sono un’ottima notizia e una ragione di festa per la redazione e per tutti coloro che lavorano all’impresa editoriale e, soprattutto, per le comunità di lettori che in questo giornale trovano buone ragioni per riaffermare l’identità di un territorio» ricorda il Presidente, che sottolinea anche un giornale fondato su «qualità e sensibilità» consonanti «con la cultura del lavoro e della solidarietà, caratteristica della gente brianzola».
Capacità di innovazione e libertà: queste le parole del capo dello Stato al Cittadino, che suonano, alla redazione e all’editore, come un augurio e una sfida.
IL TESTO COMPLETO
Buon compleanno a il Cittadino di Monza e della Brianza .
Centoventi primavere sono un’ottima notizia e una ragione di festa per la redazione e per tutti coloro che lavorano all’impresa editoriale e, sopratutto, per le comunità di lettori che, in questo giornale trovano buone ragioni per riaffermare l’identità di un territorio.
Giornale con robuste radici, il Cittadino ne ha condiviso la storia lungo tutto il Novecento, divenendo co-protagonista della sua crescita civile ed economica.
Il vostro giornale nasce dall’intuizione e dall’impegno di Filippo Meda, che ne fu anche il primo direttore e che rappresenta una tra le espressioni più autorevoli di quel cattolicesimo sociale, nato sotto la spinta “leoniana” e proteso, nella concretezza del suo agire per la giustizia e per la dignità della persona, a superare l’antica barriera del non expedit.
Una impronta culturale destinata a contare nel tempo e attualizzata da il Cittadino nelle diverse fasi storiche.
Ne sono testimonianze le manifestazioni di autonomia e libertà che scatenarono le aggressioni delle squadre fasciste e, negli anni del dopoguerra, l’incessante impulso alla ricostruzione e alla modernizzazione del territorio provinciale, della Regione Lombardia, del Paese.
Le qualità e le sensibilità de il Cittadino sono consonanti con la cultura del lavoro e della solidarietà, caratteristica della gente brianzola . Laboriosità e senso di comunità che, nella quotidiana attività giornalistica, sono diventate dedizione e ascolto, attenzione alla cronaca e all’economia locale, sostegno alle iniziative di promozione sociale e culturale.
L’augurio è che tanti altri compleanni seguano la ricorrenza “tonda” del 2019.
La libertà e il pluralismo dell’informazione non si misurano semplicemente con l’ampiezza dello spettro delle opinioni e degli interessi che hanno accesso al confronto pubblico.
Libertà e pluralismo si fondano anche su basi solide nei territori e nelle comunità che compongono la ricchezza della nostra Italia. Per questa ragione la informazione cosiddetta locale ha un valore fondamentale.
La dimensione globale della comunicazione e la facilità di connessione richiedono ai giornalisti e agli editori grandi capacità di innovazione e, al tempo stesso, rafforzano ancor più il valore della libertà di stampa e del diritto del cittadino a una informazione autorevole e indipendente. Essere all’altezza di questa sfida nel solco della propria tradizione è l’augurio che rivolgo al direttore, all’editore, al corpo redazionale e a tutti coloro che celebrano con orgoglio i 120 anni de il Cittadino.