«Grave situazione di degrado». Così Roberto Civati, cittadino attivo della consulta San Biagio Cazzaniga di Monza ha definito lo stato di sporcizia che da mesi caratterizza le vie Lario, Lombardia e Tagliamento. Una missiva inviata anche agli assessori Viviana Guidetti e Ambrogio Moccia oltre che alla Provincia di Monza e Brianza, al Consorzio Villoresi e all’Impresa Sangalli.
«La zona in questione nasconde molti punti che sono continuamente oggetto di macro e mini discariche abusive e deposito di rifiuti di vario genere – spiega Civati – Nonostante costanti segnalazioni da parte dei residenti, che hanno portato ad onerosi interventi di pulizia, la situazione non è cambiata».
Il triangolo delle discariche a Monza, l’elenco fornito dalla consulta San Biagio Cazzaniga
È lungo e dettagliato l’elenco fornito da Civati, nella speranza che possa essere «utile per una stretta collaborazione e un sollecito su interventi che devono essere effettuati».
La mail inviata da Civati è ricca di numerose fotografie che documentano lo stato di degrado denunciato. «È solo una minima quantità dei rifiuti che si trovano lungo il percorso, solo per dare un’idea del problema. Le segnalazioni alle mail istituzionali e alle app preposte dei comuni di Monza e Muggiò si moltiplicano e spesso non so nemmeno a chi mandare le comunicazioni per un continuo scarico di competenze. Il mio scopo è quello di creare una collaborazione fruttuosa tra amministratori, enti pubblici e privati, per fare in modo che vengano presi i dovuti provvedimenti nei confronti di chi viola il rispetto delle regole nella cura dell’ambiente», conclude Civati.
Il triangolo delle discariche a Monza, la replica del Comune
A rispondere è il settore tutela ambientale del Comune. «L’Ufficio tutela del paesaggio polizia locale effettua un capillare controllo del territorio ma sia l’emissione degli atti e le relative tempistiche, ma soprattutto l’ubicazione dei terreni segnalati, che favoriscono l’abbandono dei rifiuti da parte di soggetti che spesso rimangono impuniti, rendono difficile l’eliminazione permanente del degrado ambientale denunciato».