Il sogno di Cornate: un ponte sull’Adda per i pedoni e i ciclisti

La sponda brianzola e quella bergamasca dell’Adda gettano le basi per la realizzazione di un ponte che colleghi i due lati del fiume riservata ai pedoni e ai ciclisti.
La centrale Esterle sulla sponda dell’Adda
La centrale Esterle sulla sponda dell’Adda Marco Testa

Un collegamento ciclopedonale tra le due sponde dell’Adda: un sogno che muove i primi passi. È stato avviato il confronto tra i comuni di Cornate e di Bottanuco (sulla sponda Bergamasca del fiume) e il Parco Adda Nord per iniziare a mettere le basi per un progetto che potrebbe portare alla realizzazione di un ponte ciclopedonale.

Un primo mattoncino potrebbe essere stato posizionato con l’approvazione del bilancio di previsione di Cornate: «Abbiamo stanziato un trasferimento di 5mila euro al Parco Adda Nord che poi si farà carico per la sottoscrizione di un accordo tra il nostro comune e quello di Bottanuco e il parco stesso per la progettazione di una passerella ciclopedonale che attraversa l’Adda – spiega il primo cittadino cornatese, Giuseppe Colombo -. È un’idea che come amministrazione abbiamo in programma da diverso tempo ma non avevamo mI approvondito anche perché dalla sponda opposta dell’Adda, non avendo dei percorsi a cui collegarsi, fino ad ora non avevamo registrato un interesse. Nelle scorse settimane siamo invece venuti a conoscenza che sette comuni della cosiddetta “Isola bergamasca” (che comprende tra gli altri Bottanuco, Suisio, Medolago) hanno ricevuto quasi 5 milioni dalla Regione per la realizzazione di una pista ciclopedonale e quindi anche la realizzazione del ponte cambia prospettiva. Ne abbiamo iniziato a parlare con il comune di Bottanuco e anche da parte loro abbiamo riscontrato notevole interesse, e quindi si è deciso di avviare il discorso con il Parco, che sarà capofila del progetto».

I 5mila euro stanziati dal comune di Cornate saranno stanziati anche dai 7 comuni bergamaschi: «Questi 40mila euro dovrebbero servire al Parco per dare alla redazione di un progetto di fattibilità – prosegue Colombo -. A breve sottoscriveremo l’accordo definitivo. Intano abbiamo messo a disposizione tutti i dati i nostri possesso e gli studi che erano stati fatti ai tempi per Pedemontana. Ovviamente ancora non sappiamo a che altezza precisa potrà essere realizzato ». Un ulteriore speranza per l’effettiva realizzazione del ponte potrebbe essere data dal fatto che l’opera (valutata 2 milioni e mezzo di euro) è stata inserita nella banca dati dei progetti riguardanti le aree protette che Regione Lombardia ha inoltrato al ministero della transizione ecologica in vista del Recovery plan.

«Se entrerà o meno nel piano non è dato ancora sapersi – chiude Colombo -. Certo è che se tutto dovesse andare in porto ne saremmo veramente soddisfatti. Crediamo infatti che potrebbe essere un bel volano per la fruizione e per la valorizzazione anche turistica del territorio e in generale del Parco Adda».