In Italia gli hikikomori, i ragazzi che si isolano dal mondo e vivono da reclusi nelle loro camere, potrebbero essere tra i 50 e i 70.000: a Monza quanti sono? La democratica Giovanna Porro lo ha chiesto giovedì scorso in consiglio comunale all’assessore al Welfare Egidio Riva.
«La loro – ha commentato – è una solitudine affollata, sono costantemente connessi, ma hanno paura del contatto fisico».
Il leghista Simone Villa ha, invece, sollecitato l’amministrazione a ringraziare pubblicamente le centinaia di adolescenti che negli oratori estivi dedicano una parte delle loro vacanze ad animare le attività: «Svolgono – ha affermato – un servizio impagabile».