Ha cercato di truffare un cittadino di Grezzago. Con una tecnica molto comune per chi utilizza la posta elettronica: il “phishing”. Si tratta di un tipo di truffa via Internet attraverso la quale un aggressore cerca di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali sensibili.
Un’attività illegale che sfrutta una tecnica di ingegneria sociale: attraverso l’invio casuale di messaggi di posta elettronica che imitano la grafica di siti bancari o postali, un malintenzionato cerca di ottenere dalle vittime la password di accesso al conto corrente, le password che autorizzano i pagamenti oppure il numero della carta di credito. Tale truffa può essere realizzata anche mediante contatti telefonici o con l’invio di sms.
Ma il truffatore non ha fatto i conto con i carabinieri della stazione di Vaprio d’Adda, coordinati dal radiomobile di Vimercate. I militari hanno denunciato, dopo un’accurata attività d’indagine, un 41enne residente a Torino, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo, a giugno, aveva inviato una mail utilizzando l’intestazione di Banca Intesa (e spacciandosi così per un dipendente della banca) a un 55enne di Grezzago. Quest’ultimo è caduto nella truffa escogitata dal torinese: ha quindi versato sul conto corrente del truffatore 2.900 euro. Poi, però, ha mangiato la foglia e ha presentato una formale denuncia alla stazione dei carabinieri di Vaprio. Ora sono in corso altre indagini per cercare di stabilire se nella rete del truffatore siano finiti altri ignari cittadini.