Emergenza smog, Monza in bici chiede coraggio: «Subito provvedimenti per favorire mezzi pubblici e biciclette»

Fiab - Monza in bici chiede coraggio al Comune di Monza per affrontare l’emergenza smog: «Chiediamo al sindaco di uscire dalla timidezza, dall’estrema prudenza e adottare provvedimenti a favore dei mezzi pubblici e della mobilità ciclistica».
Traffico e ciclisti
Traffico e ciclisti Varese Press

Fiab – Monza in bici chiede coraggio al Comune di Monza per affrontare l’emergenza smog nei giorni di allerta per l’inquinamento atmosferico. «Chiediamo al sindaco di uscire dalla timidezza, dall’estrema prudenza e adottare provvedimenti a favore dei mezzi pubblici e della mobilità ciclistica che purtroppo è rimasta ferma per troppi anni – scrive il presidente Massimo Benetti – Questa è un’emergenza e gli interventi atti a contrastare una situazione così grave e frequente devono essere la priorità della nostra amministrazione».

E poi: «I famosi interventi strutturali non partono mai e le nostre città sono invase dalle auto (600/700 auto per 1000 abitanti, quando in Europa si stabilizzano sulla metà). Le soluzioni sono note: potenziare i mezzi pubblici, favorire la mobilità ciclistica, creare ampie zone 30/km e aree pedonali, disincentivare l’uso dell’auto privata, rilanciare il car sharing, far partire il bike sharing a Monza ecc. ma fino a che si aspetta la pioggia come rimedio universale saremo sempre nelle stesse condizioni di emergenza. Abbiamo aspettato troppo per agire e ora il cambiamento climatico è qui e vediamo periodi di siccità alternati ad altri periodi di inondazioni. E gli interventi promossi dalle istituzioni come Brebemi, Pedemontana, tangenziale esterna e altre vanno sempre e solo nella direzione di avere più auto in strada e non fanno altro che aggravare una situazione oltre i limiti di sopportazione».