Elezioni europee: Monza e Brianza rischiano di restare fuori da Bruxelles

L’unico europarlamentare uscente, Alessia Mosca, non si ricandida. Gli altri rischiano di essere riempilista. Oppure no? Ecco come Monza e Brianza si preparano alle elezioni europee, con il rischio di restare fuori da Bruxelles.
L’europarlamentare uscente (Pd) Alessia Mosca
L’europarlamentare uscente (Pd) Alessia Mosca Fabrizio Radaelli

Non è partita, e potrebbe non partire, la corsa dei brianzoli alle elezioni europee del 26 maggio. Sia Pd che Forza Italia dovrebbero presentare candidati di bandiera che non avranno alcuna possibilità di essere eletti. La Lega potrebbe nutrire qualche speranza in più di portare un proprio rappresentante a Bruxelles, mentre rimane l’incognita pentastellata.

Per ora la sola certezza arriva da Alessia Mosca, l’unica eurodeputata brianzola uscente: la democratica, che cinque anni fa ha ottenuto 180.000 preferenze, non si ripresenterà. «Il mio impegno per rafforzare il progetto comunitario – spiega in una lettera – continuerà con nuove modalità e si avvarrà di nuovi strumenti» nel nostro territorio.

Il Pd, riflettono i vertici locali, dovrà confrontarsi con un clima nettamente diverso rispetto a quello che nel 2014, con Renzi all’apice del consenso, lo ha portato al 40%: nella circoscrizione formata da Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria dovrebbe eleggere 4 o 5 rappresentanti.

I conti, aggiungono, sono subito fatti: l’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia e l’ex presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso dovrebbero fare il pieno di voti così come Patrizia Toia se otterrà la deroga a presentarsi per il terzo mandato. Se la Liguria riuscirà a designare un proprio esponente, sarà dura per tutti gli altri riuscire a emergere. «Nei prossimi giorni – afferma il consigliere regionale Gigi Ponti – costruiremo una nostra candidatura. Sarà una sorta di investimento per il futuro».

Le speranze di successo per i brianzoli sono ancora più fioche in Forza Italia che, secondo le stime, potrebbe portare in Europa non più di 2 o 3 portacolori: alle spalle di Silvio Berlusconi dovrebbero giocarsela gli uscenti Lara Comi e Massimiliano Salini. «Ci confronteremo a breve – dichiara il coordinatore provinciale Fabrizio Sala, vicepresidente della Regione Lombardia – probabilmente proporremo una donna».

Gli unici che dovrebbero guardare con ottimismo alle europee sembrano i più distaccati: nella nostra circoscrizione il Carroccio potrebbe eleggere dieci deputati, ma i posti vacanti sembrano pochi e la Brianza rischia di rimanere esclusa perfino dalla lista in cui ci saranno tutti gli uscenti, compresi Matteo Salvini e Mario Borghezio che nel 2014 si è presentato nell’Italia centrale. «Noi – assicura il commissario provinciale del partito, Andrea Villa – faremo le nostre proposte e correremo compatti».

La rosa comprende il sindaco di Ceriano Laghetto Dante Cattaneo e, pare, l’assessore monzese alla Sicurezza Federico Arena. «Non scalpito e non mi considero candidato – commenta l’amministratore della giunta Allevi – ma se Salvini mi chiamerà mi metterò a disposizione».

Da Giussano un possibile candidato del Movimento 5 stelle: è Andrea Togno, quarantenne, laureato in Economia e commercio che ha lavorato per anni in Francia, Germania, Spagna e Irlanda per conto di una multinazionale e che ha passato il primo turno delle selezioni dei pentastellati.