Due vetture divorate dal fuoco nel quartiere seregnese di Sant’Ambrogio

L'episodio è accaduto mercoledì 26 ottobre in via Solferino, all'altezza del civico 102. Coinvolta anche una terza vettura, che ha riportato danni più lievi
La scena del rogo

Incubo piromane nel quartiere di Sant’Ambrogio a Seregno. Mercoledì 26 ottobre, attorno alle 6 del mattino, in via Solferino, nel tratto interno dell’arteria, all’altezza del civico 102, due vetture sono state divorate dalle fiamme. Si tratta di un’Alfa Romeo Stelvio e di una Dacia Duster, che erano parcheggiate negli stalli su uno dei margini della strada. Non è uscita immune dall’episodio che stiamo raccontando una Lancia Y, che era accanto alla Dacia Duster e che ha riportato suo malgrado danni alla carrozzeria, che il fuoco ha in pratica sciolto nella zona del fanale anteriore, sul lato del passeggero, con danni anche sulla fiancata destra. Dopo il primo allarme lanciato dagli abitanti nel quartiere, sul posto sono arrivati i vigili del fuoco ed i carabinieri, cui ora toccherà ricostruire l’accaduto e chiarire quali siano state le sue cause.

Via Solferino: la prima ricostruzione dell’accaduto

Quel che rimaneva delle vettura interessate dopo il rogo

Nulla da questo punto di vista è filtrato, anche se l’opzione del dolo appare credibile, almeno stando alle testimonianze di chi vive nella zona. In molti, infatti, hanno affermato di aver udito, poco prima che le fiamme divampassero ed avvolgessero in men che non si dica i veicoli, tutti appartenenti a residenti, due forti esplosioni, che accreditano appunto l’ipotesi che qualcuno abbia volutamente appiccato l’incendio. Oltretutto, quando ormai la situazione era stata riportata alla normalità dai vigili del fuoco e l’area interessata era stata messa in sicurezza, sotto l’Alfa Romeo Stelvio è stato ritrovato uno straccio imbevuto di benzina con almeno un paio di fiammiferi, che potrebbero essere stati utilizzati per dare il là al rogo. Inevitabilmente, la circostanza ha molto preoccupato gli abitanti, anche perché le fiamme si sono sviluppate immediatamente a ridosso del contesto residenziale e, solo per la benevolenza della sorte, non hanno raggiunto alcune essenze arboree in un vicino giardino privato, che avrebbero potuto alimentare ulteriormente il disastro.

Via Solferino: i precedenti nella zona

Ancora un’immagine della scena dell’episodio

Del resto, incendi di proporzioni anche clamorose non sono una novità in quel di Sant’Ambrogio. L’esempio più eclatante risale alla notte di Capodanno del 2020, quando, sempre in via Solferino, nel parcheggio di fronte ai caseggiati dell’Aler, alcune vetture fecero la medesima fine toccata in settimana all’Alfa Romeo Stelvio ed alla Dacia Duster, nel contesto di ore di follia, in cui fu imbrattato anche il Cristo posizionato sulla croce che dà il nome all’agglomerato urbano, poi rimosso per una pulizia e riposizionato. A poche centinaia di metri di distanza, poi, nel perimetro del cosiddetto Comparto M, vandalismi e problemi di ordine pubblico sono segnalati da anni e con frequenza. L’aspettativa della popolazione è quella di qualche telecamera in più per la videosorveglianza, che possa agire almeno come deterrente per i malintenzionati. Intanto, resta da capire cosa sia successo all’alba di mercoledì scorso e di chi siano le eventuali responsabilità.