Calciatore, medico e ora volontario nella somministrazione dei vaccini. Ha giocato nel Monza nella stagione 1978-1979, negli anni in cui le partite si svolgevano nel “mitico” stadio Sada, la “bombonera” nostrana che i tifosi biancorossi meno giovani ricordano con tanto affetto. Domenico Volpati, mediano di contenimento, alla fatica tipica del suo ruolo calcistico ha sempre unito genio e talento fuori dal campo.
A differenza di tanti illustri colleghi, alla fine della carriera agonistica (nella quale ha vinto uno scudetto con l’Hellas Verona di mister Bagnoli) Volpati, classe 1951 aveva ripreso in mano i libri e portato a termine gli studi in medicina e chirurgia. Specializzandosi in odontoiatria e esercitando la professione tra il Trentino e l’Alto Adige.
Nel 2019 l’ex biondo calciatore biancorosso (molto ammirato anche dalla tifoseria femminile) ha raggiunto l’età pensionabile e ha riposto il camice nell’armadio. Oggi, però, ha deciso di indossarlo nuovamente per scendere in campo contro un avversario ben più temibile di quelli che ha affrontato negli stadi italiani: il Covid.
E essendo ancora iscritto all’Ordine dei medici, Volpati, che è già stato vaccinato con la seconda dose di Pfizer, ha voluti mettersi a disposizione della sua comunità e con altri colleghi volontari somministrerà i vaccini nell’apposito centro allestito sul lago di Tesero, in Trentino.