Flora, Fauna e anche Serenella, anche se solo di passaggio. Sono tre dei cani “sfrattati” dal centro profughi siciliano di Cara di Mineo, in provincia di Catania, e accolti dall’Enpa di Monza. Sono tre femmine: Serenella ha continuato il suo viaggio fino a Sondrio, le sorelle sono in attesa di un futuro migliore. Sono seguite dal Gruppo di Lavoro, uno staff di volontari e educatrici che segue i cani più difficili e affianca gli adottanti.
Alla chiusura del centro, lo scorso luglio, erano 117 i cani da aiutare, molti già sterilizzati e vaccinati da Enpa con il coordinamento dell’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) locale d’intesa con la Prefettura di Catania. Dopo lo sgombero definitivo di Natale ne restano ancora 67 e Enpa, in piena emergenza, ha predisposto un piano per il trasferimento dei cani in altri territori (ne sono arrivati già 25 a diverse sezioni dell’associazione). Compresa Monza.
“Flora, incrocio molosso/lupoide, è una cagnolina molto docile e socievole, ama il contatto con le persone ed è aperta a fare nuove esperienze, tanto che è appena stata inserita nel Progetto Famiglia a Distanza. Sicuramente ha visto poco del mondo e le persone che la adotteranno dovranno avere pazienza e voglia di cominciare insieme un percorso per farle acquisire le giuste competenze – fa sapere l’associazione – Fauna, invece, è molto preoccupata e molto ansiosa: appena si allontana la compagna di box, va ancora di più in ansia, non si fa avvicinare e appena si cerca un contatto va in iperventilazione. Sicuramente il viaggio e il nuovo posto l’hanno destabilizzata; speriamo che vedendo Flora aprirsi alle persone possa acquisire più fiducia in se stessa. Per Flora il percorso di adozione sarà sicuramente più breve e più facile; per Fauna gli ostacoli sono tanti, ma la speranza è che, con un lavoro impostato sulla fiducia, anche lei impari a ridurre le distanze e permetta a chi la segue di farle vedere come è bello il mondo intorno a lei”.