Cesano Maderno diventa come Venezia: quando il torrente Comasinella fa paura, arrivano le paratie. È la contromisura adottata dall’amministrazione comunale dopo le due esondazioni del 2014, luglio e novembre, che avevano messo in ginocchio proprietà private e attività commerciali, danneggiando anche la tenenza dei carabinieri. Una soluzione presa in seguito a una serie di simulazioni coordinate da ufficio tecnico comunale e Protezione Civile Cesano. Punto di partenza è stato individuare il problema principale della città in caso di piogge torrenziali, le cosiddette bombe d’acqua.
Il tallone d’Achille è il torrente Comasinella come confermato anche da Dario Fossati, dell’Unità Organizzativa Difesa del suolo della Regione Lombardia, presente insieme al collega Gregorio Mannucci, Unità Organizzativa Protezione Civile, ad un consiglio comunale ad hoc convocato per discutere di calamità naturali. Un’iniziativa sollecitata a livello nazionale da Piero Fassino, ex presidente Associazione nazionale comuni italiani, dopo il terremoto del centro Italia. Il Comasinella, in caso di piogge intense, fuoriesce dalla sua incanalazione e nulla può nemmeno la vasca di contenimento realizzata a monte di via Biulè con una capacità di 45mila metri cubi.
La soluzione? Ricostruire artificialmente e temporaneamente il letto del corso d’acqua. In via Friuli, in corrispondenza del complesso residenziale ex Perniceni, in caso di allarme saranno posizionate delle barriere in new-jersey, ripetute su tutto il percorso sino a corso Libertà. Nel consiglio a tema calamità si è parlato anche di terremoti. Nell’ultima classificazione Cesano Maderno è a livello quattro ossia il più basso, mentre i vicini comuni di Seregno e Desio sono a livello tre. Una differenza dovuta a come il terreno amplifica l’onda sismica del sottosuolo. Al termine della seduta i consiglieri comunali hanno votato all’unanimità a favore della devoluzione del gettone di presenza alle popolazioni ferite al terremoto. La somma totale è 630 euro.