Un presunto caso di spionaggio sportivo ha scosso Carate Brianza: Giacomo Tortu, il fratello del velocista e oro a Tokyo 2020 Filippo, sarebbe indagato nell’ambito della inchiesta Equalize, dal nome di una agenzia di investigazione di cyber-spie, per concorso in intercettazioni abusive in quanto, secondo la Procura di Milano, avrebbe commissionato alla stessa agenzia, del quale avrebbe fatto parte l’ex superpoliziotto Carmine Gallo, di acquisire informazioni, riferibili al 2020 e al 2021, su esiti di analisi del sangue del velocista Marcell Jacobs (due ori a Tokyo) oltre che su telefonate e chat tra lui e il suo staff, compresi allenatore e nutrizionista, verosimilmente “per avere informazioni su sospetto doping” di Jacobs.
Presunto spionaggio su Jacobs: Filippo Tortu estraneo alla vicenda
Si tratta di un filone delle indagini condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo di Varese e dal Ros, coordinate dalla Procura milanese su presunti dossieraggi illegali. Sarebbe stato lo stesso Gallo a riferire ai magistrati che il presunto mandante dell’altrettanto presunto “caso Jacobs” sarebbe stato Giacomo Tortu. Sul punto, intanto, la Federazione italiana di atletica leggera chiederà alla Procura milanese di poter acquisire le carte per tutti gli accertamenti del caso.
Jacobs sul presunto spionaggio: “Vicenda che mi rattrista, credo a Filippo Tortu”
Al Tg1, il presidente della stessa Fidal, Stefano Mei, ha ribadito che “Filippo Tortu non risulta assolutamente sfiorato dall’indagine” aggiungendo che se quanto contestato fosse confermato: “La procura federale sarà pronta ad aprire un fascicolo”.
Jacobs invece ha commentato di essere rattristato che qualcuno abbia potuto spiarlo aggiungendo: “Personalmente credo a Filippo Tortu quando dice di essere estraneo alla vicenda che coinvolge il fratello Giacomo”.