Cerimonia al Quirinale sabato 5 aprile per il conferimento di 29 attestati d’onore come “Alfiere della Repubblica” ad altrettanti ragazzi che nel corso del 2024 “si sono distinti nello studio, in attività culturali, scientifiche, artistiche, sportive, nel volontariato oppure hanno compiuto atti ispirati a senso civico, altruismo e solidarietà”. Oltre ai riconoscimenti individuali, il presidente Sergio Mattarella ha attribuito anche quattro targhe per azioni collettive. Tre Alfieri sono o sono attivi a Monza e Brianza: si chiamano Camilla Aurora Fanelli, poco più che ventenne; Serena Simonato, 18enne di Cavenago Brianza; Diego Vergani, di Lentate sul Seveso, che ha solo 15 anni.
“Nuove vie per la solidarietà”, è il tema che ha ispirato la scelta dei giovani insigniti in questa edizione, scrive il Quirinale nella nota ufficiale: “Tra le storie narrate vi si trovano quelle di ragazze e ragazzi che hanno deciso di impiegare le proprie abilità scientifiche e tecnologiche per affrontare importanti sfide sociali e ambientali al fine di migliorare la qualità di vita di tante persone; gli esempi di adolescenti che utilizzano la scrittura come strumento di cambiamento sociale, per affrontare temi rilevanti e sensibilizzare i coetanei sull’importanza della cultura nella costruzione di una società più consapevole e aperta; la testimonianza di giovani attivi nel valore universale dello sport, potente strumento che consente di superare qualsiasi barriera fisica, culturale, sociale o economica“.

Camilla, Diego e Serena: le motivazioni di Sergio Mattarella
Camilla Aurora Fanelli, 24/3/2004, residente a Milano – Per il costante impegno di volontaria all’interno di un istituto penitenziario. Testimone di solidarietà nelle vesti di allenatrice di una squadra di pallavolo di detenuti.
Aveva appena compiuto 18 anni quando per la prima volta è entrata in carcere come volontaria. Da allora tutti i sabati mattina Camilla, insieme a suo padre e a sua sorella, allena una squadra di pallavolo composta da una dozzina di detenuti della casa circondariale di Monza, nell’ambito del progetto “Liberi di giocare” che promuove lo sport all’interno degli istituti di pena sostenendo fortemente la sua funzione educativa e di riscatto.
Serena Simonato, 11/12/2006, residente a Cavenago di Brianza (MB) – Per l’aiuto, maturo e concreto, che presta alle persone senzatetto. La sua capacità di ascolto e di accoglienza dei più vulnerabili le ha permesso di diventare un esempio per altri volontari.
Serena è una volontaria della Croce Rossa Italiana che, con gratuità e spontaneità, tende la mano a chi ha più bisogno. Nonostante la giovane età è riuscita a coinvolgere diversi coetanei, con i quali durante le sere dei weekend va in giro per le città di Monza e Milano a prestare assistenza alle persone senza fissa dimora. Serena si pone sempre in ascolto degli altri dimostrandosi accogliente e ispirando fiducia. Questa sua sensibilità l’ha resa un riferimento positivo per i volontari del territorio.
Diego Vergani,3/6/2010, residente a Lentate sul Seveso (MB) – Per la forza d’animo con cui sta affrontando la malattia. La grande passione per la musica è diventata energia che alimenta la sua resilienza.
Diego sta lottando da più di un anno contro una malattia aggressiva che lo ha costretto a sottoporsi a un delicato intervento chirurgico e a lunghi mesi di riabilitazione. Nonostante le difficoltà, il suo attaccamento alla vita e una passione smodata per la musica lo hanno portato, di recente, a vincere un concorso musicale organizzato dalla scuola.