La caduta nel vuoto per dieci metri e la tragica fine. Salvatore Minissale, capocantiere originario del catanese, residente a Cogliate, è deceduto mercoledì 9 aprile mentre lavorava sull’edificio della scuola media di Fino Mornasco. Dipendente di un’impresa edile milanese impegnata nella costruzione del nuovo istituto, si trovava ad un’altezza di circa dieci metri quando, per motivi ancora da accertare, è precipitato dall’impalcatura. Sul posto sono giunti in breve tempi i soccorsi, ma gli operatori del 118 non hanno potuto far altro che constatare il decesso. La vittima, 54 anni, separato, era uno stimatissimo operaio specializzato.
Morto su lavoro 54enne di Cogliate: la tragedia a Fino Mornasco, indagini in corso
Ai tecnici di Ats Insubria e ai carabinieri di Cantù spetterà ora il compito di provare a ricostruire quanto accaduto. Per la scomparsa del lavoratore ha espresso cordoglio l’amministrazione comunale di Fino Mornasco, attraverso una nota diffusa nelle ore successive. Anche il sindaco di Cogliate Andrea Basilico ha ricordato la vittima.
Morto sul lavoro, i sindacati: “Una morte che impone una riflessione collettiva”
A riguardo sono intervenute anche le principali sigle sindacali della zona; con una nota unitaria, Cgil, Cisl e Uil hanno espresso la loro posizione: «La tragica morte di Salvatore Minissale ci colpisce profondamente e impone una riflessione dura, necessaria, collettiva. Morire in un cantiere pubblico, mentre si costruisce un luogo dedicato all’istruzione, è un paradosso intollerabile. Lì dove si dovrebbe edificare il futuro delle nuove generazioni, si continua a morire di lavoro. Non bastano i protocolli. Servono controlli rigorosi, investimenti strutturali, e soprattutto serve una cultura diffusa, concreta e quotidiana della sicurezza che metta al centro la vita delle persone».