Buoni fruttiferi scaduti ma da rimborsare comunque: Poste Italiane condannata a Monza

Il tribunale di Monza in sede civile ha condannato Poste italiane a rimborsare i buoni nonostante fossero scaduti, ecco perché
Poste Italiane
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Poste Italiane è stata condannata dal Tribunale di Monza, in sede civile, a restituire l’intero capitale, oltre che gli interessi, di alcuni buoni fruttiferi postali a una coppia, dopo che inizialmente il rimborso era stato negato, sostenendo che il diritto fosse prescritto. I buoni, per 15mila euro complessivi, cointestati ai tre figli della coppia, erano stati sottoscritti in due distinte occasioni tra il 1999 e il 2001.

Buoni fruttiferi da rimborsare: “Mancavano informazioni”

I genitori erano convinti fossero ventennali ma quando, nel 2024, hanno chiesto il rimborso è emerso che i buoni avevano durata compresa tra 7 e 11 anni e, di conseguenza, il rimborso è stato negato.

La famiglia si è quindi rivolta a Confconsumatori e la vicenda è finita davanti al giudice civile di Monza che ha condannato Poste a risarcire in quanto ha ritenuto che su 3 buoni sottoscritti nel 1999 Poste non aveva apposto il tagliando che indica la serie, i rendimenti e il periodo di prescrizione come previsto dal Decreto ministeriale all’epoca vigente, mentre per gli altri 3 buoni nel 2001 non aveva consegnato il prescritto foglio informativo con la descrizione delle caratteristiche degli investimenti.

Monza, la sentenza del giudice sui buoni fruttiferi postali

Nella sentenza del giudice si legge tra l’altro che: “Gli obblighi di informazione, quale l’obbligo di apporre la scadenza sul buono ovvero di dare al risparmiatore informazioni precise al momento della sottoscrizione al fine di individuare la data di scadenza dei Buoni fruttiferi postali, gravanti su Poste Italiane, costituiscono parte integrante del programma negoziale scaturente dalla sottoscrizione dei buoni. Per tale ragione, l’omessa indicazione della data di scadenza, derivante dalla mancata apposizione del tagliando o dalla mancata consegna del foglio informativo, costituisce un’ipotesi di inadempimento contrattuale giuridicamente rilevante e imputabile a Poste Italiane”.

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