Brianza per il clima: un patto tra pubblico e privato per mitigare i cambiamenti

La nuova edizione del convegno “La Brianza cambia clima” è dedicata alla transizione climatica tradotta in azioni locali, ma pensate su ampia scala.
Il fiume Seveso che scorre in centro a Seveso
Il fiume Seveso che scorre in centro a Seveso

Un anno fa sono state gettate le basi per una collaborazione sovracomunale al contrasto ai cambiamenti climatici. Oggi, grazie anche al finanziamento ottenuto da Fondazione Cariplo, la nuova edizione del convegno “La Brianza cambia clima” è dedicata alla transizione climatica tradotta in azioni. In un territorio ad alto rischio idrogeologico, nella valle del Seveso, abitano migliaia di persone e per questo occorre intervenire in fretta. Il trend evidenziato dagli scienziati è che il nostro clima sarà sempre più caratterizzato da eventi meteorologi frequenti e violenti.


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Il convegno è andato con modalità online mercoledì 2 dicembre. Fondazione Lombardia per l’Ambiente e Agenzia InnovA21, promotrici dell’evento, hanno riunito esponenti di differenti realtà: Regione Lombardia e Provincia di Monza e Brianza, Ersaf, Brianzacque, rappresentanti delle Amministrazioni coinvolte nel progetto. Ad impreziosire il confronto in tavola rotonda anche Fondazione Cariplo, Legambiente Lombardia, Parco Nord Milano e Protezione Civile.

La situazione richiede azioni mirate, locali ma pensate su ampia scala. Fondazione Cariplo sta dando l’opportunità di ragionare non solo su relazioni e impegni d’intenti ma su come si può concretamente agire per la mitigazione e la prevenzione di eventi legati ai cambiamenti climatici. Riuniti davanti agli schermi del computer molti esponenti di differenti realtà, ognuno interlocutore utile a rafforzare la capacità di risposta del territorio.

Brianza per il clima: un patto tra pubblico e privato per mitigare i cambiamenti
Cesano Maderno sindaco Maurilio Longhin

Regione e Provincia di Monza e Brianza spiegano come quello dei cambiamenti climatici sia un tema “glocale”, concordi nel dire che ognuno deve fare la sua parte, piccola che sia: «Occorre il contributo di tutti per un contrasto efficace – spiega l’assessore Raffaele Cattaneo – bisogna coinvolgere comunità e persone. La transizione climatica presuppone un cambiamento di vita che ha connotati che vanno oltre agli interventi in materia di ambiente, cambierà il volto anche a livello economico e sociale. Le risorse economiche da parte di Regione ci sono, sarà importante spenderle bene».

Parlando di rischio idrogeologico, è centrale il ruolo dell’acqua. Nella provincia il cui territorio negli ultimi 60 anni ha conosciuto un consumo di suolo tale da guadagnarsi il titolo di “tra i più urbanizzati d’Europa” il sindaco di Cesano Maderno, Maurilio Longhin, spiega a livello locale quali interventi sono partiti in termini di gestione delle acque superficiali e illustra l’ottica con cui sono stati progettati: «L’acqua piovana che ora si riversa in fognatura dev’essere portata in falda. Questo può essere fatto con diversi interventi green. Si tratta di una rigenerazione urbana in termini ambientali. A Cesano pensiamo a come è stata sistemata piazza Mercato o agli interventi sulle nostre piste ciclabili».

Brianza per il clima: un patto tra pubblico e privato per mitigare i cambiamenti
Cesano Maderno sindaco Maurilio Longhin

«Per altro si tratta di interventi che possono cambiare l’aspetto, in meglio, delle nostre città – aggiunge Enrico Boerci, presidente di BrianzAcque – basta poco per rendere i nostri ambienti urbani più partecipativi alla mitigazione dei cambiamenti climatici».
BrianzAcque protagonista di un progetto in collaborazione con le associazioni di categoria degli architetti per stimolare una progettazione che tenga conto del principio di invarianza idraulica e idrogeologica. In termini di futuro ed opportunità sarà fondamentale il coinvolgimento diretto e capillare di professionisti ed imprese, chiamati a una nuova sfida. BrianzAcque, così come Fondazione Lombardia per l’Ambiente ed Ersaf, sono enti che possono fare da “collante” tra istituzioni e imprese, custodi di conoscenze scientifiche che possono essere condivise e utili per la progettazione.

Qui l’invito di Marzio Marzorati, presidente di InnovA21: «Occorre pensare il nostro futuro all’insegna di uso, riuso, sussidiarietà, trasferimento di tecnologie e competenze professionali. Per questo sarebbe auspicabile il lancio di un grande Forum per l’economia circolare che coinvolga enti, istituzioni ed imprese»

Brianza per il clima: un patto tra pubblico e privato per mitigare i cambiamenti
Cesano Maderno sindaco Maurilio Longhin