Sono riusciti a sedersi, martedì 9 febbraio, allo stesso tavolo con il governatore Attilio Fontana, i rappresentanti della Brianza che non molla, il gruppo di ristoratori, titolari di bar e locali ma anche palestre e piscine che anche nei giorni scorsi avevano organizzato un lungo corteo di macchine lungo la Valassina, dalla Brianza verso Milano.
Un colloquio più volte richiesto per ribadire le necessità urgenti e le proposte di alcune delle categorie lavorative più penalizzate dalla crisi economica.
«Abbiamo presentato le nostre istanze ai vertici della Regione – ha detto Aldo Rotunno, portavoce della Brianza che non molla – sarà poi il presidente Fontana a portarle al Governo. Certamente il momento è complicato, ci auguriamo che i nuovi interlocutori possano prendere in considerazione le nostre richieste. Dobbiamo instaurare subito un dialogo con il nuovo Governo, non possiamo resistere a lungo».
Sette i punti principali nel documento lasciato nelle mani del governo regionale: dai ristori per le spese fisse come affitti e utenze ai finanziamenti di attività con fondi garantiti dallo Stato e poi ancora mettere a disposizione delle attività colpite dalla crisi le persone che godono del reddito di cittadinanza, fino agli sgravi per quanto riguarda le imposte comunali. I lavoratori chiedono anche sgravi sui prodotti italiani e l’attuazione di fondi come la cassa integrazione anche per gli imprenditori e la possibilità di assumere personale senza tasse. È stata richiesta anche la possibilità di ottenere sgravi fiscali per quei locali che investiranno per l’acquisto di dehors in vista della bella stagione, quando i clienti potranno essere accolti anche all’aperto.
«Siamo imprenditori che sostengono la Lombardia e l’Italia, rivendichiamo il diritto di lavorare, siamo padri di famiglia, vogliamo essere sostenuti per poter lavorare», si legge nel documento firmato dagli imprenditori della Brianza che non molla.