Besana in Brianza, minacce di morte al sindaco: il Consiglio si mostra solidale

L'aula ha approvato una mozione, presentata dalla maggioranza di centrodestra, che stigmatizza l'accaduto, dopo le polemiche seguite all'abbattimento di piante a Montesiro
Besana in Brianza 2025 Consiglio comunale
Il Consiglio comunale ha approvato una mozione di solidarietà al sindaco Emanuele Pozzoli

Con la sola astensione dell’interessato ed il voto favorevole di tutte le forze politiche che siedono in aula, il Consiglio comunale di Besana in Brianza ha approvato mercoledì 23 luglio una mozione, finalizzata a manifestare piena solidarietà al sindaco Emanuele Pozzoli, bersaglio suo malgrado sui social network di minacce di morte, nel contesto delle polemiche che hanno accompagnato l’abbattimento di venticinque piante a Montesiro, per fare spazio ad una nuova rotatoria.

Minacce di morte: le opinioni delle forze politiche

Il testo è stato condiviso dalle componenti della maggioranza di centrodestra che sostiene il primo cittadino ed illustrato dal leghista Davide Bruscagin, che ha spiegato che «ognuno è libero di esprimere ciò che pensa nei modi più opportuni, ma la scelta di non cancellare commenti sotto i post su pagine politiche diventa una scelta personale. Invito tutti a mantenere un clima di confronto sereno, senza arrivare a minacce ed intimidazioni». Dal canto suo, Alessandro Cacciatori della lista Pozzoli Sindaco si è detto convinto che «le aggressioni verbali e le minacce personali sono attacchi alle istituzioni che siamo chiamati a guidare», mentre Sergio Cazzaniga del Partito democratico ha sposato la mozione, evidenziando però che il fatto è stato circoscritto «ad una sola persona, non di Besana», aggiungendo che «non mi sembra che noi coltiviamo un clima di odio». Il consigliere di minoranza ha quindi ricordato che «quando abbiamo trovato scritte no vax fuori dalla nostra sede o ci è stato recapitato un proiettile, non ho ascoltato alcuna parola di solidarietà». Sul punto, Roberta Carena della Lega ha però smentito, rivendicando che «al momento delle scritte no vax, avevo contattato il capogruppo di allora ed il sindaco aveva sentito il segretario del Partito democratico», circostanza che lo stesso primo cittadino ha poi ribadito.

Minacce di morte: il primo cittadino ha integrato la denuncia

Emanuele Pozzoli ha successivamente annunciato di aver «integrato la denuncia dopo le minacce di morte, per le affermazioni diffamatorie dell’integrità dell’ente che ho letto. Sono sicuro che le persone ne risponderanno, perché era già capitato in passato e, dopo la mia denuncia, in ottobre partirà il processo. Sono contento che anche l’Agcom abbia chiarito che ciò che scriviamo sui social ha valore, come ciò che scriviamo in altri contesti. Mi piace il confronto acceso, ma alzare i toni legittima chi è pronto a passare alle vie di fatto». In seguito, Susanna Citterio di Besana per Tutti ha affermato che «un sindaco si assume oneri e doveri non facili. Nessuno deve permettersi di esprimere le sue opinioni in questo modo», mentre il presidente dell’assise Massimiliano Tolotta ha chiuso il giro, rimarcando che «nessun disaccordo politico giustifica un atto così vile ed intimidatorio, un attacco ai principi della democrazia. La critica è legittima, ma deve essere costruttiva e basata sul rispetto».

L'autore

Seregnese, classe 1973, lavoro a “Il Cittadino di Monza e Brianza” dal 1998 e mi occupo dei paesi della Brianza Nord. Presidente del Circolo culturale San Giuseppe di Seregno tra il 2013 ed il 2019, ho curato in prima persona o partecipato alla stesura di più di una ventina di pubblicazioni, tutte riguardanti storie o personaggi della città in cui sono cresciuto e vivo.