Barlassina: il mondo del design ai funerali di Vittorio Prato, progettista internazionale

Tutto il mondo del design si è stretto, a Barlassina, intorno ai familiari di Vittorio Prato, progettista tra i più quotati, che ha firmato parecchi prodotti di aziende prestigiose come Flou, Molteni e Tisettanta.
Si è spento a 69 anni V ittorio Prato, designer brianzolo di fama internazionale
Si è spento a 69 anni V ittorio Prato, designer brianzolo di fama internazionale

Tutto il mondo del design si è stretto martedì 12, a Barlassina, intorno ai familiari di Vittorio Prato, progettista tra i più quotati, che ha firmato parecchi prodotti di aziende prestigiose come Flou, Molteni e Tisettanta.

Domenica, il designer ha lasciato i suoi affetti, vinto da un tumore ai polmoni che in sei mesi l’ha divorato. Residente da 45 anni in viale Vittorio Veneto, con la moglie, Maria Teresa e la figlia, Ilaria, Prato aveva 69 anni, un’infanzia vissuta a Barlassina, ultimo di 6 fratelli.

Proprio nella chiesa di San Giulio a Barlassina martedì si sono svolti i funerali e qui il grande designer è stato salutato da un’immensa folla commossa e da tante personalità del mondo dell’arte, del design e dell’arredo, che hanno fatto di tutto per essergli vicini pur essendo il giorno dell’inaugurazione del Salone Internazionale del Mobile di Milano.

Prato, nativo di Desio, aveva studiato all’Istituto d’arte di Cantù e fin dal 1965 aveva iniziato la sua attività di progettista. «Aveva sempre un sorriso per tutti e sapeva andare d’accordo con tantissime persone – lo ricorda la moglie – Non ha voluto farci pesare per nulla la sua malattia, diceva sempre che andava tutto bene, era brillante e appassionato della vita. Non ha mai voluto lasciare nulla al caso, era felice di aver dedicato la vita a fare quello che realmente gli piaceva. Anche ora, in cielo, me lo immagino intento a progettare, correggersi, disegnare qualche pezzo un’altra volta».

Dopo 8 anni al Centro “Cesare Cassina” come responsabile di progetto, Prato aveva ricoperto dal 1972 il ruolo di responsabile del Centro ricerca e sviluppo della B&B Italia. Dal 1976 aveva, poi, deciso di svolgere in proprio attività di designer, progettista e consulente collaborando con numerose aziende. E i successi erano subito arrivati. Basti dire che 2 anni dopo venne invitato a partecipare alla Triennale di Milano con un progetto di arredo urbano in occasione della mostra “Urbano reale, urbano virtuale”.

Nel 1984 l’Associazione Disegno Industriale conferì al suo prodotto “Chassis”, l’innovativa rete per letti disegnata per Interflex, una segnalazione alla manifestazione del XIII Compasso d’Oro.

Tra i nomi delle aziende italiane che hanno sperimentato il suo estro figurano Minottitalia, Former, Flou, Meritalia, Lema-Sorgente, Molteni, Tisettanta, Besana Mobili, Poliform, Vibieffe. E in Giappone la sua matita ha arricchito i cataloghi di due aziende leader nell’arredo, Kosuga e Koizumi. Prato resterà nella storia per aver progettato per “Idea” un’innovativa poltrona ergonomica per studi dentistici. E per “Vaghi” il primo basamento di sedia per uffici in termoplastico caricato con microfibre. E la lista è davvero lunga.