Avis Monza al traguardo degli 80 anni, ecco tutti i nomi dei super donatori

L’associazione dei volontari del sangue (oltre 4mila soci effettivi) ha festeggiato venerdì 11 dicembre l’importante compleanno con un concerto gospel e i premi ai “fedelissimi” donatori
Monza, il centro trasfusionale dell’ospedale San Gerardo
Monza, il centro trasfusionale dell’ospedale San Gerardo Fabrizio Radaelli

Felice compleanno quello dell’Avis Monza. Ha ottant’anni di vita ma ancora la freschezza di un giovane che ha tutte le forze per affrontare anche i periodi bui e comunicare la voglia di fare del bene al prossimo. Alla vigilia delle premiazioni dei donatori di sangue più generosi (75, 100 e oltre 100 donazioni) scattiamo un’istantanea sulla benemerita associazione in compagnia di Andreina Fumagalli, la presidente.

Cinquantatrè anni, insegnante di matematica e fisica al liceo Carlo Porta, tira le fila da tre anni di una famiglia numerosa: 4300 soci, quasi tutti donatori effettivi. «Ma chi non può più donare per motivi di età o di salute – precisa la presidente – si dà da fare lo stesso nella promozione, sempre come volontario». E la sede di via Marsala (039 2301670), infatti, è sempre coperta: da lunedì a venerdì, dalle 16 alle 21, e il sabato mattina, dalle 10.30 alle 12.30, tre avisini si alternano. Lì si sistemano le pratiche di chi vuole aderire, si preparano gli eventi e si fanno le chiamate di pro memoria ai donatori. «È una cosa fondamentale –dice Fumagalli – stabilita dallo statuto, quella della chiamata: si ricorda al donatore il periodo da cui può fare una nuova donazione». E rammenta la propria esperienza personale: «Quando avevo trent’anni è stata un’amica che mi ha convinto a fare parte dell’Avis. Il rapporto personale è sempre la migliore occasione per fare scattare la scintilla: si fa del bene in modo gratuito e anonimo a chi sta male».


Poi però c’è anche la visibilità pubblica e l’azione sociale. Che quest’anno, tempo delle 80 candeline, si sono manifestate in modo ricco: banchetto a giugno in piazza Arengario e presenza alla manifestazione di Admorun, a settembre la presenza a fianco con Atletica Monza, sezione atletica, in occasione di Monza più. «Con Silvia Maggioni e Fabrizio Ballabeni siamo entrati in contatto con Willow, artista neopop che ha portato tra le altre cose alla realizzazione di uno specialissimo Ape car che gira per le vie cittadine».

Iniziative fisse restano le lezioni di informazione e promozione nelle classi con Aido (donatori di organi) e Admo (donatori di midollo), il sito internet (www.avismonza.it) e la pagina facebook, che da poco istituita ha già raccolto 600 contatti.

È in cantiere una collaborazione dal 2016 con la società sportiva Aso San Rocco: l’Avis fornisce la divisa, con tanto di simbolo sulle magliette.«Ci teniamo a questa simbiosi, perché ci permette con lo sport di fare passare un altro concetto fondamentale nostro: ‘adottate uno stile di vita sano’. E chi fa parte dei donatori ha il vantaggio di essere sottoposto a un check up sullo stato di salute».

Dovendo parlare di numeri, come stanno andando le donazioni? «Alla fine di ottobre siamo giunti – risponde Fumagalli – a quota 4561, una cifra di poco inferiore a quella dello scorso anno. La crisi si fa sentire anche da noi: è diventato più difficile assentarsi dal posto di lavoro o chiedere permessi, ci sono profilassi più restrittive per chi viaggia in alcuni paesi esteri e c’è anche una sorta di blocco psicologico. Quando si vive nell’incertezza o si sta male economicamente si fa più fatica a fare qualcosa di gratuito per gli altri».

Ma accanto alle ombre si vedono le luci. «I dati positivi riguardano il numero di persone che hanno presentato domanda di iscrizione all’associazione: 406 arrivate in sede, di queste 197 sono andate a buon fine ovvero l’iscritto è diventato donatore effettivo, le altre sono in attesa di concludere l’iter presso il centro trasfusionale dell’ospedale San Gerardo». L’appuntamento delle premiazioni dei donatori si è svolto venerdì 11 dicembre al teatro Villoresi, col concerto di Natale del coro gospel All together.

I PREMIATI PER 75, 100 e 120 DONAZIONI

Traguardo di 120 donazioni

Ecco premiati dal Comune con la luna di Monza per le 120 donazioni effettuate: Sergio Barteselli, Valter Mauro Beretta, Giuseppe Crippa, Franco Erli, Gianfranco Fersini, Raffaele Meregalli, Claudio Nodari, Simone Pirisi e Antonio Poggetti.

Cento donazioni

I premiati per 100 donazioni con distintivo d’oro con smeraldo: Renzo Bonfanti, Vincenzo Borrello, Giuseppe Maria Caponnetto, Daniele Del Pin, Mario Galimberti, Pierluigi Gianellini, Trifone L’assainato, Andrea Mandelli, Giovanni Marone, Giovanni Mastrandrea, Massimo Melia, Lorenzo Monici, Lorenzo Orrù, Michele Parisi, Maurizio Passoni,Riccardo Ponza, Gabriele Regonesi, Dario Romagnoli, Mauro Francesco Rossi, Alessandro Scaramuzzino, Enrico Signorelli, Salvatore Squillaci, Alberto Trabattoni, Maurizio Trabattoni, Marco Vianello.

Settantacinque donazioni

I premiati per 75 donazioni, con distintivo d’oro con rubino: Giani Acquati, Marco Maria Angelici, Fabio Angelici, Gianmarco Armellin, Roberto Arrigoni, Francesco Beretta, Alessio Oddone Bonassi, Diego Bortolato, Raffaele Brambilla, Roberto Brambilla, Paolo Brambillasca, Paolo Brocchetti, Osvaldo Ercole Buratti, Marco Matteo Burburan, Paolo Caccia, Giuseppe Caccavo, Stefano Camurri, Francesco Carotenuto, Franco Carzaniga, Maurizio Castoldi, Alfredo Cattaneo, Germana Cazzaniga, Davide Chiappella, Aldo Ciriello, Simone Crotti, Giorgio Di Lorenzo, Giuseppe Diomede, Giorgio Frigerio,Danilo Fumagalli, Silvano Galbiati, Simone Ernesto Galbiati, Mirko Gorini, Maurizio Gasparetti, Marco Gerlinzani, Roberto Ghezzi, David Ceare Gregori, Carmelo Iarrera, Fabio Lino Locatelli, Pietro Mangano, Carla Mantegazza, Danilo Marelli, Andrea Mauri, Giancarlo Mazzola e Sergio Novati.