Arrestati per tentato omicidio di uno studente, il sindaco di Monza: «Zone grigie nel rapporto tra adulti e giovani»

Il sindaco Paolo Pilotto ha commentato la notizia dei cinque ragazzi monzesi fermati per l’aggressione al ventiduenne studente della Bocconi.
Monza Paolo Pilotto
Monza Paolo Pilotto Fabrizio Radaelli

«Queste per me come sindaco, insegnante e padre sono ore di dolore». Così Paolo Pilotto ha commentato la notizia dei cinque ragazzi monzesi fermati per l’aggressione al ventiduenne studente della Bocconi, accoltellato il 12 ottobre in corso Como, a Milano. Si tratterebbe di tre minorenni e due maggiorenni, quattro provenienti da famiglie italiane e benestanti, uno nato in una famiglia di origine straniera.

Arrestati per tentato omicidio di uno studente, il sindaco di Monza: «Dobbiamo assumerci il compito comune di ascolto»

«Al di là del presidio delle strade, giusto e necessario, c’è un altro tema che deve interrogare soprattutto noi adulti, ed è il tempo che concediamo ai nostri figli e ai giovani. Se succedono fatti gravissimi come quelli accaduti a Milano significa che qualcosa si è spezzato nel rapporto tra adulti e giovani. Noi come amministratori in collaborazione con la prefettura, la questura, la polizia locale, ce la mettiamo tutta per garantire presidio e controllo ma è altrettanto fondamentale che le scuole funzionino, i luoghi adibiti allo sport e alla cultura funzionino, che siano garantiti momenti di aggregazione e di festa come quelli proposti per il periodo natalizio. Tutto questo – ha aggiunto il sindaco di Monzanon sarà però mai sufficiente se non ci assumiamo noi come comunità di cittadini il compito comune di ascolto dei giovani. Senza questo impegno ogni sforzo potrebbe essere vanificato».

Arrestati per tentato omicidio di uno studente, il sindaco di Monza: la qualità delle relazioni

Una riflessione che il sindaco ha proposto a margine della presentazione della seconda edizione dell’operazione Smart, il progetto di controllo del territorio e prevenzione che coinvolgerà la polizia locale di Monza insieme a quelle di Arcore, Biassono, Lissone, Seregno, Triuggio e Verano Brianza.
«I genitori sono spesso fuori casa per molte ore, un tempo che devono necessariamente dedicare al lavoro per sostenere la famiglia, ma che lascia tante zone grigie dove i ragazzi vengono lasciati senza argini e controlli – ha concluso Pilotto Non intendo condannare gli adulti né giustificare i ragazzi. Abbiamo gli strumenti e il margine per intervenire in modo efficace in quella che è la difficoltà più grande che caratterizza il nostro tempo: la qualità delle relazioni che costruiamo».

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.